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German to Italian: Raffael Benazzi General field: Art/Literary Detailed field: Names (personal, company)
Source text - German Raffael Benazzi in San Vincenzo
Raffael Benazzi ist ein Baum. Richtig ausgewachsen ist er in San Vincenzo, Provinz Livorno. Eine Schweizer Eiche in Italien. Seit 1964 lebt er jetzt dort und arbeitet also seit fast einen halben Jahrhundert in den sanften Huegel hinter dem Staedtchen, mit Blick auf das ferne Meer.
....
(PDF)
Translation - Italian Raffael Benazzi a San Vincenzo
Raffael Benazzi è un albero. In realtà è cresciuto a San Vincenzo, provincia di Livorno. Una quercia svizzera in Italia. Dal 1964 vive lì e lavora, quindi, da quasi mezzo secolo nelle dolci colline dietro la cittadina, con la vista sul mare lontano. Sul cielo del tirreno, i tramonti. La sua opera e le sue creazioni sono completamente legate a questo luogo e a questa regione, interrotte solo da lunghi soggiorni nel “nuovo mondo”, a New York e nel New Jersey, come nelle sue città natali Zurigo e Rapperswil sul lago di Zurigo, dove nacque nel 1933.
Quando sua madre gli diede un quadro con la rappresentazione di San Vincenzo da Valencia, egli non poteva sospettare niente di questo destino benevolo. A quanto pare, durante il terribile martirio, degli angeli consolarono il diacono perseguitato e trasformarono una graticola incandescente e il giaciglio cosparso di cocci taglienti in un delicato letto di fiori. Il suo corpo venne custodito in aperta campagna dagli angeli e difeso da due corvi. In seguito fu cucito in una pelle di bue, ma nonostante le pietre di macina, le onde del mare lo trascinarono di nuovo sulla terraferma, dove fu seppellito da una vedova devota.1
E da allora vi crebbe un albero; proseguimento della leggenda. Una quercia così ampia e forte come la Quercia di Vercingetorige capo degli Elvezi, che Courbet trovò nelle vicinanze del suo luogo di nascita Flagey presso Ornans e che dipinse nel 1864. Raffael Benazzi è uno scultore, in particolare scultore in legno, anche se il suo attrezzo prediletto è la sega circolare. Tuttavia ha lavorato anche con l’alabastro della vicina Volterra, e anche, da sempre, col bronzo. Ferro, pietra, legno. Una triade di materiali, eppure una persona. L’artista Benazzi ha un fisico robusto e forte, è caparbio e ostinato, inconfondibile, sarebbe stato una pietra miliare dell’arte moderna svizzera se non l’avesse abbandonata così presto, così come si è ritirato dalla scena artistica, raggiunge il livello di Henry Moore o Richard Serra quanto alla forza artistica e alla padronanza delle forme plastiche. Benazzi è Benazzi, una forza della natura, un anarchico sensibile, un profondo osservatore della natura, anche della natura dell’uomo, un creatore di ritratti.
L’albero oggi ha 78 anelli d’età. Prima di stabilirsi a San Vincenzo aveva imparato il mestiere da ragazzino, dal 1949 al 1951, fra gli altri, presso lo scultore Arnold d’Altri a Zurigo, il quale a sua volta aveva radici italiane e le cui opere rientravano interamente nella tradizione figurativa italiana. Molto più importante si rivelò, tuttavia, la conoscenza con l’anziano pittore di Ascona, Jules Bissier, che divenne il mentore di Benazzi. Trascorse i dieci anni successivi, cioè dal 1953 al 1964, a Massa Carrara in Liguria, cioè nelle più famose cave di pietra e nella colonia anarchica, così come a Porto Ronco nel Canton Ticino, dove strinse amicizia con numerosissimi artisti. Ben Nicholson e Hans Arp, il cui premio egli vinse già nel 1966, riconobbero in lui una grande promessa dell’arte.
Nel 1964 le onde lo trasportarono, dunque, dal Lago Maggiore a San Vincenzo, in campagna. Qui si costruì da sé un atelier e l’abitazione. Così la nostra mostra a Cecina, una città sulla costa Toscana come San Vincenzo, comincia con due grandi “case”. Dapprima ha bisogno di un proprio luogo. La casa di legno è di una semplicità estrema, è una scorza protettiva, un fienile o una stalla, un rifugio. Pavimento, pareti, tetto; ma tutto come un solido insieme. Tutto forte; come una fortezza svizzera, inespugnabile. Dentro, i tesori della vita. L’organico, che qualche volta fuoriesce, si rovescia. Il sensuale che fa saltare l’ordine. Anche il tenero che viene protetto. La luce, che conduce nell’interiorità; la materia, che mostra la sua anima. Una fusione fra l’interno e l’esterno.
Quercia, olmo, noce, frassino; anneriti. Segati e levigati, poi anneriti. Questo è il marchio di fabbrica di Benazzi. Il nero toglie la forma naturale al legno, lo trasforma attraverso il colore astratto in qualcosa di artistico. Il nero è la corrispondenza della sega, della macchina. Il legno è il corpo, la forza concentrata, l’impeto e l’energia del creatore. Il cresciuto, il primitivo, l’archetipico. La materia di cui siamo fatti.
Noi, gli uomini. Tutto nell’opera di Benazzi ruota intorno alla natura e all’uomo. Così cominciò la sua opera nel 1951 con figure di donne, piccoli bronzi lavorati già energicamente e che fioriscono sensualmente. Ancora nel 1985 tornò a questo suo primo, centrale tema. Ora i capelli cadono come sul piedistallo; una meravigliosa soluzione tridimensionale a un antico problema. Seguono i “semi”, recipienti di ferro e piombo in cui sono rinchiusi i gameti. “Case per piante”. E intorno al 1966, allora già a San Vincenzo, ritrova sé stesso con le forme organiche, che ricordano vagamente le sculture dello stimato Costantin Brancusi: i boccioli sono spuntati perfettamente; ed egli ha un enorme successo. Gli arrivano anche molti acquisti pubblici, cosa che lascia crescere i boccioli secondo natura. Così, ad esempio, forse i bronzi colati dei primi anni Ottanta sono pensati per gli spazi pubblici. I “semi” sorgono come simboli monumentali della crescita e della vita in generale.
Un terzo gruppo di opere della nostra presentazione riguarda le figure a forma di stele da acero e noce; o frassino, che rivelano un linguaggio più astratto. Queste sono state realizzate a New York tra il 1986 e il 1996 dopo la serie “Coats”. In esse si manifesta l’incontro di Benazzi con la Minimal Art e la Concept Art americane, che rimandano a un soggiorno del 1975 a San Francisco e alle conversazioni con la moglie Sertoohi Pilosian. Questo portò a una semplificazione del vocabolario tridimensionale; le creaturalità sensuali delle sue opere si abbinarono da allora con una razionalità ordinatrice. Al “crescere” si accompagna la metafora dell’“essere”.
Adesso applica questa nuova semplicità acquisita – sempre dopo il ritorno in Italia – anche al suo nuovo materiale: l’alabastro. Parallelamente alle sculture in legno dal 1984 al 1986, le pietre levigate di alabastro di Volterra, luogo dove queste pregiate rocce traslucide vengono lavorate fin dal tempo degli etruschi, costituiscono un magnifico gruppo di opere a sé stante per la loro trasparenza, in cui si fondono insieme tutte le componenti della manualità e capacità artistica di Benazzi. Già nel 1954 aveva creato un pezzo unico, che nella sua figura rievocava ancora le rappresentazioni della Venere dell’altro suo amico svizzero Hans Aeschbacher, ricavate dalla lava nel dopoguerra in Provenza, figure di donna, fortemente tipizzate, come un idolo. Ma tutti gli alabastri di Benazzi, che ha esposto dal 1963 e che hanno trovato molti ammiratori soprattutto negli USA, evocano la visione di una dea del mare nata dalle onde. Le pietre di macina di san Vincenzo si sono trasformate nelle onde del mare e troneggiano come metamorfosi femminili sulla sua riva investite dai raggi del sole e dalla luce del cielo.
Dal cambio di millennio tornano, fra le sue opere, massicce scodelle in legno di mogano, samba o castagno. Tornano in scena il lussureggiante e l’erotico, il circondante e il protettivo, l’aperto e l’accogliente per realizzarsi nel suo più recente gruppo di opere, dei bronzi ora più piccoli e intimi, fusi a partire dal 2007. Queste, che possono sicuramente già chiamarsi opere della vecchiaia di Benazzi, si ricongiungono in ogni caso – come spesso si osserva – in modo piuttosto evidente alle opere giovanili. Se la forma esteriore vuole significare ora una casa, un bocciolo o un vaso, l’artista non solo si introduce nell’interiorità della materia bronzea, ma cerca, in un certo senso, il segreto dell’organico. In un fiore, in una donna, forse anche nell’universo, deve apparire così. La graticola incandescente (la fornace) e il giaciglio cosparso di cocci taglienti non partoriscono mostri. I corpi lucenti d’oro e di broccato di Benazzi sembrano piuttosto custodie che resistono a qualsiasi distruzione. In esse può sopravvivere l’umano.
Affine in questo è la produzione ornamentale di Benazzi, che ha l’aria di un talismano. E da non dimenticare sono i suoi disegni a gessetto irrimediabilmente perduti, con i quali egli segna un’infinita ricchezza di forme sui muri del suo atelier, per farle poi cancellare dalla pioggia e dal tempo. L’agire invisibile, che penetra nell’attività creativa di un homo faber, come il fruscio e il dondolio delle sue cipressaie, come il volo delle nuvole o il fumo sonoro di una voce, che soffia in mezzo alla vita.
Accarezzare una figura di Raffael Benazzi, gente, fa bene!
Guido Magnaguagno
Biografia di Guido Magnaguagno
Nato il 21/02/1946 a San Gallo, Svizzera
Origini italiane da parte del padre emigrato da Verona
Formazione a San Gallo come disegnatore edile
1966-1970 maturità svizzera a Zurigo
1970-1978 corso di studi in storia dell’arte presso l’università di Zurigo
Tesi di laurea dal titolo “Presupposti per la nascita e gli inizi del fotogiornalismo in Svizzera, 1929-1933”
Direttore della cooperativa di artisti Produzentengalerie di Zurigo
Giornalismo e prime esposizioni con un gruppo di studenti progressisti
Membro della Fondazione svizzera per la fotografia e assistente di Erika Billeter alla Kunsthaus (casa d’arte) di Zurigo
1980-2001 curatore e dal 1988 vicedirettore della Kunsthaus di Zurigo
In questo periodo realizzazione, tra le altre, delle seguenti esposizioni e cataloghi
Ferdinand Hodler, Retrospettiva
Jean Tinguely, Retrospettiva
Svizzera degli anni Trenta – Un decennio nella contraddizione
James Ensor, Retrospettiva
René Burri, Retrospettiva
Hans Staub, Retrospettiva
Werner Bischof, Retrospettiva
Hans Aeschbacher, Retrospettiva
Karl Geiser, Retrospettiva
Robert Frank, Retrospettiva
Edvard Munch, Retrospettiva
Giovanni Segantini, Retrospettiva
Brasile, scoperta, scoperta di sé
Direttive per il XXI sec.: Steiner-Beuys-Kunz
Wols, Retrospettiva
Turner, Retrospettiva
Lavater, Retrospettiva
Hans Arp
Man Ray
Dada nel mondo
2001-2009 Direttore del museo Tinguely, Basilea
Iwan Puni, Retrospettiva
Niki de Saint Phalle
Eva Aeppli
Bernhard Luginbühl
Marcel Duchamp, Retrospettiva
Kurt Schwitters, Merzbau
Max Ernst, Nel giardino della ninfa Ancolia
Armature e vestiti
2009/2010
Soggiorno a Parigi
Esposizione De Chirico-Max Ernst, Magritte, Balthus a Palazzo Strozzi, Firenze
2011
Segantini alla Fondazione Beyeler di Basilea
Preparazione di un film musicale su Antonio Vivaldi, con Andrea Marcon e Sara Mingardo
Vive come curatore e pubblicista in proprio a Zurigo, Graubunden e Brissago (TI)
English to Italian: The Great Wide Sea General field: Art/Literary Detailed field: Poetry & Literature
Source text - English The thing about life is that it goes on. You wake up and there is the sun like always. There is your own body with bad breath and bruises and a headache. You have to move. Tou have to pee. You have to get a drink. No matter what happened the day before, you wake up and there is life and you have to do something about it. ... "We'd better start loading the dinghy," I said.
Dylan turned to look at me, then stood.
Gerry didn't move. "Where are we going?" he asked.
I looked around. It was a fair question.
Translation - Italian Il bello della vita è che va avanti. Ti svegli e c’è il sole, come sempre. C’è il tuo corpo, con l’alito pesante e i lividi, e il mal di testa. Devi muoverti. Devi fare la pipì. Devi bere qualcosa. Non importa cos’è successo il giorno prima; ti svegli e c’è la vita e devi farne qualcosa. […]
– Sarebbe bene cominciare a caricare il gommone, – dissi.
Dylan si girò per guardarmi, poi si fermò.
Gerry non si mosse. – Dove andiamo? – chiese.
Guardai intorno. Bella domanda!
English to Italian: Contratto di locazione General field: Law/Patents Detailed field: Other
Source text - English CONTRATTO DI LOCAZIONE DI IMMOBILE DI NATURA TRANSITORIA
La Sig,ra xxx, nata a Cernobbio (CO) il xxx, domiciliata ai fini del presente contratto in xxx Firenze, cod. fisc. xxx in qualità di proprietaria, qui di seguito denominata locatrice
CONCEDE IN LOCAZIONE
Ai signori
xxx nato in Israele il xxx e residente a Barcellona ca Tordela 1-3 cod. fisc. xxx Passaporto numero_____________
xxx nata in RUSSIA IL xxx e residente a Barcellona ca Tordela 1-3 Passaporto – xxx rilasciato in data xxx
xxx nato in SOUTH AFRICA il xxx e residente xxx JERUSALEM ISRAEL, cod. fisc. xxx – ISRAELI PASSPORT ID: xxx
di seguito denominati conduttori, che accettano, l'unità immobiliare ad uso abitazione sita in Firenze, xxx, al piano 2° con ascensore, composta da soggiorno doppio, cucina, due camere, guardaroba, soppalco e tre servizi, interamente ammobiliata come da elenco fotografico a parte, sottoscritto dai contraenti.
Al N.C.E.U. del Comune di Firenze l'appartamento è rappresentato nel foglio di mappa xxx, Particella 300 sub 505 categoria A2 classe.
La locazione sarà regolata dalle seguenti pattuizioni:
1) il contratto è stipulato per la durata di mesi 12 dal ____________ al _____________;
ai sensi della legge 431/1998 le parti concordano che la presente locazione ha natura transitoria in quanto il conduttore ha espresso l'esigenza, per motivi di lavoro, di abitare l'immobile per un periodo non eccedente i 12 mesi;
2) il conduttore ha facoltà di recedere dal contratto per gravi motivi previo avviso da recapitarsi a mezzo lettera raccomandata almeno tre mesi prima.
3) L'immobile dovrà essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore;
4) Il conduttore non potrà sublocare o dare in comodato, in tutto od in parte, l'unita immobiliare, pena la risoluzione di diritto del contratto;
5) Il canone di locazione per l'intero periodo di locazione è convenuto in € ( ), oltre a € ( ) per spese condominiali, che il conduttore si obbliga a corrispondere. Restano inoltre a carico del conduttore tutte le spese di gas, luce, acqua, telefono, canone Rai e TARES;
6) Il pagamento del canone o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non potrà essere sospeso o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato puntuale pagamento, per qualunque causa, anche di una sola rata del canone (nonché di quant'altro dovuto ove di importo pari ad una mensilità del canone), costituisce in mora il conduttore, fatto salvo quanto previsto dagli art. 5 e 55 L. 27 Luglio 1978, n 392.
7) Il conduttore dovrà consentire l'accesso all'unita immobiliare al locatore, al suo amministratore nonché ai loro incaricati ove gli stessi ne abbiano – motivandola – ragione.
8) Il conduttore dichiara di aver visitato la casa locatagli e di averla trovata adatta all'uso convenuto e così, di prenderla in consegna ad ogni effetto con il ritiro delle chiavi, costituendosi da quel momento della medesima custode. Il conduttore si impegna a riconsegnare l'unità immobiliare locata nello stato medesimo in cui l'ha ricevuta salvo il deperimento d'uso, pena il risarcimento del danno.
9) Il conduttore non potrà apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
10) A garanzia delle obbligazioni tutte che assume con il presente contratto, il conduttore verserà al locatore (che con la firma del contratto ne rilascia quietanza) le somma di € _______ (__________________), non imputabile in conto pigioni. Il deposito cauzionale come sopra costituito, sarà restituito al termine della locazione, previa verifica dello stato dell'immobile e dell'osservanza di ogni obbligo contrattuale.
11) Il locatore ha provveduto a fare effettuare l'attestato di prestazione energetica, codice certificato 499, che viene allegato al presente contratto
12) Le eventuali spese di bollo per il presente contratto e per le ricevute conseguenti, sono a carico del conduttore. Le eventuali spese di registrazione saranno a carico delle parti in ragione della perfetta metà ciascuna. Il Locatore a tal proposito comunica fin da ora di volersi avvalere della cedolare secca e con la presente firma del contratto il conduttore risulta edotto di tale previsione. Il locatore provvederà alla registrazione del contratto, dandone notizia al conduttore.
Letto, approvato e sottoscritto
Firenze, li ____________________________
Il locatore ____________________________
I conduttori ___________________________
A mente dell'art. 1342, secondo comma, del codice civile, le parti specificatamente approvano i patti di cui ai punti 1), 2), 3), 4), 5), 6), 7), 8), 9), 10), 11), 12)
Il locatore _____________________________
I conduttori ____________________________
Translation - Italian BUILDING LEASE CONTRACT FOR TEMPORARY USE
Ms xxx, born in Cernobbio (Como) on xxx, domiciled for the purposes of this contract in xxx in Florence, fiscal code xxx as owner, hereinafter called landlady
LEASES
To
Mr xxx born in Israel on xxx and resident in Barcelona ca Tordela 1-3 fiscal code xxx Passport number xxx
xxx born in RUSSIA on xxx resident in Barcelona ca Tordela 1-3 Passport-72 xxx issued on xxx
xxx born in SOUTH AFRICA on xxx and resident x x x JERUSALEM ISRAEL, fiscal code xxx - ISRAELI PASSPORT ID: xxx
hereinafter referred to as tenants, who agree, the real estate unit for residential use located in Florence, xxx, 2nd floor with lift, composed of double living room, kitchen, two bedrooms, cloakroom, loft and three bathrooms, fully furnished, as shown in the apart photographic list, signed by the contracting parties.
At the N.C.E.U. of the Municipality of Florence, the apartment is represented in the map sheet xxx, Parcel 300 sub 505 category A2 class.
The lease will be governed by the following stipulations:
1) the contract is concluded for a period of 12 months from ____________ to _____________ ;
pursuant to Law 431/1998 the parties agree that this is a temporary lease because the tenant has expressed the need, for business reasons, to live in the property for a period not exceeding 12 months;
2) the tenant has the right to terminate the contract for serious reasons upon prior notification to be delivered through registered letter at least three months before.
3) The property must be used exclusively for residential use of the conductor;
4) The tenant may not sublease or loan, in whole or in part, the real estate unit, under penalty of termination of the contract;
5) The rent for the entire lease period is agreed at € ( ), plus € ( ) for the shared expenses that the tenant undertakes to pay. The tenant will remain in charge of the remaining expenses of gas, electricity, water, telephone, RAI license fee and TARES;
6) The license fee or any other due also for auxiliary expenses can't be suspended or delayed by conductor claims or exceptions, for whatever title. Failure to pay on time, for any reason, even a single installment of the fee (as well as anything else due with an amount equal to one month's rent), the tenant is in arrears, without prejudice to what envisaged in Articles 5 and 55 L. July 27, 1978, No. 392.
7) The tenant must allow access to the property to the landlady, to the administrator and to their representatives when they have reason, and they state it.
8) The tenant claims to have visited the rented house and to have found it suitable for the agreed use, and so takes over the property for every effect with the receipt of the keys, establishing himself from that moment as the guardian of that. The tenant agrees to return the rented real estate unit in the same state in which it was received, except normal wear and tear, penalty, compensation for damages.
9) The tenant can not make any changes, innovation, improvement or addition to the rented rooms and to their destination, or to existing plants, without the prior written consent of the lessor.
10) To ensure all of the obligations assumed under this agreement, the tenant shall pay to the lessor (that with the signing of the contract shall issue a receipt) the amount of € _______ (__________________), that can not be imputed as rent account. The deposit formed as above, will be returned at the end of the lease, after checking the condition of the property and the observance of any contractual obligation.
11) The landlady has had the energy performance certificate done, certificate number 499, which is attached to this contract.
12) Any costs of stamp duty for this contract and consequent receipts are incumbent on the tenant. Any registration fees are incumbent on the parties by reason of the perfect half each. The Lessor hereby declares in this regard to wish to use the flat rate tax and with the signing of this agreement the tenant is informed of this method. The landlady takes care of the registration of the contract, by giving the notice to the conductor.
Read, approved and signed
Florence ____________________________
The landlady ____________________________
The conductors ___________________________
In conformity with art. 1342, second paragraph, of the Italian Civil Code, the parties specifically approve the agreements referred to in points 1), 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11), 12)
The landlady _____________________________
The conductors ____________________________
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Translation education
Master's degree - Università degli Studi di Pisa
Experience
Years of experience: 13. Registered at ProZ.com: Jan 2014.
I am an Italian translator, who has graduated at the University of Pisa, Italy, in the faculty of Foreign Languages and Literatures (English and German) in 2009, and I earned my master’s degree in Translation of Literary Texts and Essays in 2011 (110/110 summa cum laude: highest possible grade in the Italian system). My graduation thesis consisted in the translation of a novel for young-adult children: The Great Wide Sea, by M.H.Herlong.
I've been working since 2008 as a professional tour leader with English and German speaking tourists, and this job improved my skills in understanding and speaking foreign languages.