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English to Italian: AAR - Art Restitution and Recovery General field: Art/Literary Detailed field: Art, Arts & Crafts, Painting
Source text - English Demanding restitution or recovery of your stolen art
If paintings, sculptures, works of art, antiques, antiquities or other valuable objects were stolen from your family by the Nazis, you have the right to demand their return or financial compensation.
The first step consists in determining what was stolen.
The second step is a search to find where these valuable objects are today.
The third step is the preparation of the evidence showing your family owned these items.
The fourth step is the negotiation with the current owner or if necessary legal action.
Art Restitution & Recovery has the resources to help you every step of the way including in determining what was stolen. If you have no vintage photos showing what was stolen, we might be able to find out through the archives of Nazi records what was stolen from your family. In some cases records may also exist from before your family acquired the objects. Art dealers, galleries and auctioneers may have had records and descriptions of pieces your family had acquired. There are also other avenues of research.
Art Restitution & Recovery can search for and track art and valuables objects in 35 languages, anywhere in the world, in any museums or private collections, from the 1930s until today.
Art Restitution & Recovery has the experience and knowhow to prepare convincing provenance research reports. The principals at Art Restitution have been involved in researching and building cases for the major restitution settlements since 1990.
In most restitution cases, museums, galleries, and private collectors are amenable to negotiation, mediation, and other non-trial resolution. They wish to avoid negative publicity. For this reason of the two hundred lawsuits that have been filed since 1998, demanding return or compensation for art taken by the Nazis, only about twenty have actually come to trial. Private negotiation is the most successful approach.
Art Restitution & Recovery has the qualified and experienced personnel in Europe and in the US to negotiate on your behalf. After World War II, the German, Austrian, and Swiss governments established settlement funds for Jewish victims of the war. These funds do not compensate for art.
The tipping-point for Nazi restitution was the adoption of the Washington Principles on Nazi-Confiscated Art by forty-four countries in December 1998. Since then, over 2,000 art objects have been returned to their owners from museums and collections around the world, including from Germany, Austria, France, the Netherlands and Switzerland. Nazi-looted works of art have also shown up in museums in Japan, and even in Israel.
It is possible to obtain compensation. Many families have done it. Over sixty years since the end of World War II, hundreds of thousands of works of art have yet to be returned to their owners. The key is to take the initiative, to begin the process. In order to succeed claimants must be well prepared in order to negotiate from a position of strength. Our deep experience, international reach, knowledge of the process and strong research capabilities can help you prepare and win your claim for Nazi-related art compensation.
Translation - Italian Come esigere la restituzione o il recupero delle vostre opere d’arte
Se dipinti, sculture, opere d’arte, pezzi d’antiquariato o antichità o altri oggetti di valore sono stati sottratti alla vostra famiglia dai Nazisti, voi avete tutto il diritto di richiederne la restituzione o un risarcimento economico.
Il primo passo consiste nel determinare cosa è stato rubato.
Il secondo passo è una ricerca per scoprire dove questi preziosi oggetti si trovino oggi.
Il terzo passo è la preparazione delle prove che dimostrino come la vostra famiglia fosse in possesso di tali oggetti.
Il quarto passo è quello della negoziazione con l’attuale proprietario o quello di un’azione legale laddove necessario.
Art Restitution & Recovery ha le risorse per aiutarvi durante ciascuna fase del percorso, compresa quella della determinazione di che cosa sia stato rubato. Se non disponete di alcun documento fotografico d'epoca, che mostri ciò che è stato rubato, potremmo essere in grado di scoprire attraverso gli archivi del registri nazisti che cosa sia stato rubato alla vostra famiglia. In taluni casi, vi possono essere dei registri persino preesistenti all’acquisizione degli oggetti da parte della vostra famiglia. Mercanti d’arte, galleristi e banditori d'asta, potrebbero aver avuto documentazioni e descrizioni dei pezzi che la vostra famiglia aveva acquisito. Ci sono anche altri percorsi di ricerca.
Art Restitution & Recovery può eseguire ricerche e seguire le tracce di opere d’arte e oggetti di valore in 35 lingue, ovunque nel mondo, in qualunque museo o collezione privata a partire dal 1930 fino ad oggi.
Art Restitution & Recovery possiede l’esperienza e la conoscenza necessarie per redigere rapporti di ricerca in grado di attestare la provenienza. I titolari di Art Restitution si sono occupati delle ricerche e dell’istruzione di istanze nei maggiori casi di accordi di restituzione fin dal 1990.
Nella maggior parte dei casi di restituzione, musei, gallerie e collezionisti privati sono disposti a negoziazioni, mediazioni e ad altre soluzioni non processuali poiché desiderano evitare pubblicità di tipo negativo. Per questo motivo, delle duecento cause che sono state istruite fin dal 1998, per la restituzione o il risarcimento di opere sottratte dai nazisti, soltanto venti circa sono effettivamente arrivate in giudizio. La negoziazione riservata è il tipo di approccio che dà i migliori risultati.
Art Restitution & Recovery dispone di personale qualificato e di grande esperienza in Europa e negli Stati Uniti in grado di negoziare in vostra vece. Dopo la seconda guerra mondiale, i governi di Germania, Austria e Svizzera hanno istituito dei fondi di risarcimento per gli ebrei vittime di guerra. Questi fondi non vanno ad indennizzare le opere d’arte.
Il punto di svolta per quanto riguarda la restituzione di quanto sottratto dai nazisti, fu, nel dicembre 1998, l’adozione da parte di quarantaquattro paesi dei Principi della Conferenza di Washington applicabili alle opere d’arte confiscate dai nazisti. Sin da quel momento, più di duemila oggetti d’arte sono stati restituiti ai loro legittimi proprietari da musei e collezioni in tutto il mondo, incluse Germania, Austria, Francia, Olanda e Svizzera. Opere trafugate dai nazisti sono state individuate in musei del Giappone e persino in Israele.
È possibile ottenere un risarcimento; molte famiglie lo hanno fatto. A più di sessant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, centinaia di migliaia di opere d’arte sono già state restituite ai loro legittimi proprietari. La chiave giusta è quella di prendere l'iniziativa, di dare l’avvio al procedimento. Per poter avere successo, i richiedenti devono essere ben preparati in modo da poter negoziare da una posizione di forza. La nostra profonda esperienza, il nostro raggio d’azione internazionale, la nostra conoscenza delle procedure e le solide capacità nel campo della ricerca, potranno aiutarvi nel preparare e vincere la vostra rivendicazione di un risarcimento per opere d’arte sottratte dai nazisti.
Italian to English: Massimo Motta General field: Art/Literary Detailed field: Photography/Imaging (& Graphic Arts)
Source text - Italian Massimo Motta (1952) vive e lavora come professionista a Milano.
Laureato in scienze biologiche inizia a studiare fotografia come autodidatta dedicandosi alla caccia fotografica in quanto appassionato di ornitologia. I lunghi tempi morti, dovuti all’appostamento sul campo, lo portano tuttavia all’osservazione di altri soggetti sempre in ambito naturale. La svolta è avvenuta alcuni anni fa a causa di un periodo di crisi dell’artista che lo ha spinto alla ricerca di un progetto artistico più soddisfacente e anche impegnativo. Partendo dalla condizione di apprendista, Massimo ha iniziato a sviluppare nuovi concetti utilizzando la macchina fotografica per catturare la figura umana. Inizialmente sotto forma di ritratto fino ai tempi attuali dove la specie umana non è direttamente rilevata ma comunque evidente.
Nel 2011 Massimo Motta ha esposto in due collettive a Milano, nel 2012 ha realizzato una personale, nello stesso anno, a Novembre ha esposto all’Art Fair a Daegu in Corea. Dal 2011 collabora in maniera continuativa con la galleria “arte Zara” di Milano, e dal 2012 coopera con Lab63 nella stessa città.
Light and Night
La fotografia di Massimo Motta è una donna che passeggia tra le vie del centro con un occhio attento, profondo e preciso scruta i passanti. Le immagini di questo artista ci portano in una condizione estremamente comune: quella della banalità. Usando un luminismo al contrario, fatto da una luce infuocata violenta che si schianta contro l’essere umano fino ad annullarlo, Massimo ci descrive un paese dei balocchi negativo ma reale. Le vetrine che mostrano manichini di plastica dai corpi perfetti e anonimi sembrano essere il vero soggetto. La luce artificiale esplode come i flash, cancellando ogni diversità e di conseguenza il valore aggiunto racchiuso in essa. La triade uomo-società-ambiente è così collocata al centro di questa ricerca artistica, fondamento della possibilità di conoscere l’essere umano e del suo agire. Arte e sociologia si fondono in queste opere, tanto da essere illustrazione visiva delle posizioni di Heidegger e di Gehlen: la cultura odierna sovrastruttura l’esperienza che l’uomo ha della realtà, fornendo informazioni pronte all’uso e stabilendo i confini dei media tecnologici . Massimo si è accorto come la nostra cultura del consumismo ci sta allontanando dall’esserci e dal suo fondamento, dal rapporto con l’altro e con l’ambiente vero. L’uomo uniformato dalle vetrine è determinato da un antropocentrismo che lo ha reso incapace di connettere tutte le conoscenze scientifiche e che lo ha reso schiavo delle informazioni di seconda mano.
L’artista con la sua fotografia innocente vi chiede di identificarvi nell’essere umano o nel manichino. In quell’attimo di scelta vi renderete conto che l’uomo in quelle istantanee è un’ombra che sfugge. L’unica cosa che ci rende vivi rispetto ai manichini è il mosso, il movimento, la dinamicità che ci ricorda al tempo stesso il nostro appartenere ad una “rete di vita”. Massimo Motta anticipa nelle immagini quello che la società con grande difficoltà sta cercando di acquisire: una visione ecocentrica.
Benedetta Salvi
Storica e Critica d’Arte
Translation - English Massimo Motta (1952) lives and works as a professional in Milan.
Having obtained a BA in Life Sciences, he began studying photography by himself. Being fond of ornithology, he gave himself to photo hunting. Having plenty of idle times during his hides, he started to observe other natural subjects. The turning point took place a few years ago as a consequence of a crisis that pushed the artist to look for a more satisfactory and a more demanding project. Putting himself in the condition of an apprentice, Massimo started to develop new concepts using his camera to capture the human figure. At the beginning, the form was that of the portrait, while nowadays the human species is not directly detectable, but palpable, anyway.
Massimo Motta exhibited his works into two collective exhibitions in Milan, during 2011; he held a solo exhibition in 2012 and he took part to Daegu Art Fair (Korea) in November during the same year. Since 2011 he has been permanently collaborating with ‘Arte Zara’ Gallery in Milan. Since 2012 he has been likewise working with Lab63 in the same city.
Light and Night
Massimo Motta’s photography is a woman strolling about the town centre scrutinizing the passers-by with a watchful, deep and accurate eye. This artist’s images take us to a widely common condition – that of ordinariness. Massimo describes us a negative but real never never land using a reverse luminism - by means of a violent burning light that crashes against the human being till his annihilation.
Windows showing plastic dummies with their perfect and anonymous bodies seem to be the real subject. Artificial light bursts like a flash erasing each difference and its own peculiar added value with it. The man-society-environment triad is therefore put in the centre of this artistic research as the foundation of the possibility of getting to know the human being and his way of acting. Art and sociology melt in these works so as to be visual explanations of Heidegger and Gehlen’s positions – current culture superstructures the experience the man has of reality by supplying ready-made information and fixing the boundaries of technological media. Massimo realized that our consummeristic culture is separating ourselves from our being and from its foundation, from its relationship with others and with true environment.
The man, uniformed by shop-windows, is marked out by an anthropocentrism which made him to link all the scientific knowledge and which made him a slave of second-hand information.
By means of his innocent photography, the artist asks you to identify yourselves either in the human being or in the dummy. At the time of choosing, you will realise that man is an elusive shadow in those snap-shots. The only thing that makes us alive as opposed to the dummies is the blurred image; that movement and dynamism reminds us our belonging to a ‘life net’. Massimo Motta forestalls in his images what society is trying to acquire with great difficulty – an ecocentric vision.
Benedetta Salvi
Art Historian and Critic
Italian to English: Fotografia - Photography General field: Art/Literary Detailed field: Photography/Imaging (& Graphic Arts)
Source text - Italian http://www.silviacasilli.it/home/it/galleria/fotografia.html
FOTOGRAFIA
Ogni tecnica espressiva ha le sue regole e le sue caratteristiche, ma ciò non significa che un mezzo come la macchina fotografica, che è stato realizzato per catturare immagini reali e consegnarle alla memoria, non possa essere usato anche per evocare dimensioni altre.
La fotografia è già astrazione, se ci pensiamo bene, poiché registra solo una porzione di mondo. La scelta dell'inquadratura e lo sguardo sul particolare, già creano una de-contestualizzazione di un singolo elemento spesso secondario che viene sottoposto così all'attenzione di chi guarda.
Ma la macchina fotografica consente anche di superare i limiti del reale per creare immagini più vicine a quelle della pittura. In questo caso, gli oggetti diventano i colori spremuti sulla tavolozza che consentono di dipingere su una superficie virtuale che è l'aria stessa.
La tentazione per un pittore è forte, perché i colori che interagiscono tra loro sono i colori puri e trasparenti della luce e danno vita a combinazioni e sfumature ben difficili da ottenere mescolando la materia pittorica. I miei lavori fotografici più informali non sono mai il risultato di elaborazioni con gli strumenti della grafica digitale. Mi permetto solo qualche correzione nel tono o nell'esposizione, per esaltare degli elementi non immediatamente percepibili, ma nient'altro. Nulla viene aggiunto o tolto, nessun effetto speciale viene utilizzato. E' un rapporto immediato quello che cerco, che mi aiuti a rivelare la dimensione della poesia che vive nel reale, ma che generalmente sfugge alla percezione.
Translation - English http://www.silviacasilli.it/home/en/gallery/photography.html
PHOTOGRAPHY
Any technique of expression has its own rules and its characteristics, but this does not signify that a means such as the camera - which originally had been realized to capture real images to be converted into records - cannot be used to evoke different dimensions.
A photo is an abstraction, if we consider, as it records only a little portion of the world around. The choice of the shot and a glance sensible to particulars already create a de-contestualization of a single, often secondary, element which is so subdued to the viewer's attention.
The camera, morover, also allows to surpass the boundaries of reality to create images which are nearer to paintings. in this case, tho objects become the colours squeezed on the palette that allow to paint on a virtual surface which is the air itself.
The temptation for a painter is great as the interacting colours are the pure and transparent ones of light that give birth to combinations and shadings very difficult to obtain mixing together the painting hues. My more informal photographiyc works are never the result of digital graphics elaborations. I only allow myself to modest corrections in tone and exposition to exhalt those elements which are not immediately perceptible, but nothing else. Nothing is added or eliminated, no special effect is used. It is an immediate relationship, what I look for, that helps me reveil the poetic dimension which is in real life, but which generally escapes our perceptions.
Italian to English: Come luce - As Well as Light General field: Art/Literary Detailed field: Art, Arts & Crafts, Painting
Source text - Italian http://www.silviacasilli.it/home/it/news/rassegna-stampa/121-come-luce.html
Come Luce
La fotografia digitale di Silvia Casilli può rientrare tra i frammenti più singolari del cosiddetto informale lirico. L'informale, ricco di ramificazioni, è un portato del secolo scorso. L'artista (...) accetterebbe di dire che dal caos, dal magma, dal bitume che maneggia, prende forma l'universo.
D'all'antica Grecia, i vecchi saggi inorridirebbero: caos, materia, ciò che non ha forma curata, non sono elementi degni di annoverarsi fra le opere di cultura. Anche in seguito, le cose che ci circondano non hanno il primo posto nella considerazione dei sapienti.
Per molto tempo, in arte, le parziali rivalutazioni del reale operate, per fare alcuni esempi, dall'arte borghese fiamminga, dal realismo di Courbet, dagli impressionisti francesi, da Fattori e altri, non valgono come duraturo recupero in un contesto tutto proteso verso la smaterializzazione.
La fotografa e pittrice Silvia Casilli, pur restando radicata nell'informale del suo tempo, compie una importante ricerca che la impegna a vivere e riscoprire la natura nei suoi aspetti più selvaggi e tangibili.
L'artista resta come impregnata dai profumi dei boschi finlandesi, da erbe e fasci di diversi fiori locali; i loro colori acerbi, le magiche trasparenze e il chiarore baluginante fra i vaporosi mazzi si fondono e odorano di terra. Sembrano quadri fotografici freschi e ariosi, leggeri quale volo di uccelli, librati in aria e radicati nel suolo lucente grazie al sole di Finlandia. Ogni foto è scattata nel bosco oppure è poi definita in studio, ma senza alterazioni e ritocchi. E' una poetica vissuta come ponte - viaggio proteso tra noi e l'arte, dove gioia e bellezza leniscono il dolore ed è trasfigurata da una silenziosa profondità, ossia da una strana forza, un miscuglio potente di sogni ed espressiva tensione. L'opera si tocca, la fisicità le appartiene e la trasfigura. Silvia Casilli desidera imparare, migliorare la sua visione del mondo. Forse sembra poco, ma conoscendola si intuisce che è una esplosiva lezione di vita.
Giovanna Arancio (critico)
Torino, Aprile 2013
Testo pubblicato su Exibart
Translation - English http://www.silviacasilli.it/home/en/news/press-release/121-come-luce.html
As Well as Light
Silvia Casilli's digital photography can be included among the most peculiar fragments of the so called lyrical abstract expressionism. The non-representational art - so rich in ramifications - is a product of the last century. The artist (...) would agree in saying that the universe arises from chaos, from magma, from the bitumen she manipulates.
Old Greek sages would be horrified. Chaos, base substance, what has no perfect form canno't be righteously numbered among the offsprings of culture.
For a long time, the real was only half revalued - as it is possible to infer from the numerous examples such as the middle-class Flemish art, from Courbet's realism, from French Impressionism, from the Italian Fattori, and so on. All these attempts did not achieve a durable recovery whereas everything continued to tend to dematerialization.
Even if Silvia Casilli - as a photographer and as a painter - continues to be deep-rooted in the non-representationalism of her time, she nevertheless carries on an important research which challenges her in living and rediscovering Nature it its most wild and palpable aspects.
The artist remains in some way soaked by the scents of the Finnish woods, by herbs and bounches of different local flowers. Their premature colors, the magic transparencies and the faint light blend and smell of soil flickering among the flimsy poises.
Her works look like fresh and airy photographic paintings. They are light as a flight of birds that hoover in the air and root in the glimmering soil thanks to the Finnish sun.
Each shot is taken directely in a wood or it is afterwards defined in studio, nevertheless without any modification or retouching.This is a poetics which is experienced as a bridge and as a trip stretched out between ourselves and art, where joy and beauty soothe pain which is transfigured by a silent deepness, by a weird power which is a mighty mixture of dreams and expressive tension. The artwork is palpable. Its consistency is part of it and transfigures it, at the same time. Silvia Casilli is eager to learn, eager to improve her view of the world. It might seem a little thing, but after having met her you can guess that it is an explosive life lesson.
Giovanna Arancio (art critic)
Turin, April 2013
The text has been published on Exibart review
Italian to English: Stargates General field: Art/Literary Detailed field: Art, Arts & Crafts, Painting
Source text - Italian Il mio invito è uno solo, ed è quello di sedere in silenzio davanti a queste immagini senza chiedere e senza escludere nulla. Opere come Leaf Skye e Fire and Snow sono così essenziali e così sottilmente chiare nel loro messaggio da suggerire non tanto una speranza su cui si potrebbe discutere tanto a lungo quanto inutilmente, quanto piuttosto un dato di fatto. La linea dell’orizzonte ci testimonia infatti una realtà precisa su cui tutti dobbiamo ragionare con estrema attenzione perché la verità è che sulla linea dell’orizzonte non c’è nulla. Ed è proprio in virtù del fatto che sulla linea dell’orizzonte non c’è nulla che l’uomo può e deve pensare al futuro e inventarselo da sé senza sperare inutilmente nell’aiuto altrui il che ci mette tutti nella condizione di far fronte ciascuno alle proprie precise responsabilità. Queste opere non vanno guardate ma ascoltate, perché quello che dicono è una cosa sola: “nessuno può al posto tuo. Solo tu puoi perché solo tu sai”.
Il messaggio arriva forte come un pugno nello stomaco e dolce come il bacio della buonanotte. Questa piccola grande donna ci costringe a pensare al futuro, e ci costringe a pensare al futuro nella misura in cui un’opera straordinaria come Lovers on the brim of day ci parla espressamente d’amore. L’uomo e la donna mirabilmente rappresentati come due foglie in volo possono levarsi da terra grazie all’amore e porsi così in un ambito di interazione fatto di luce, di nuvole, di vette, e di grandi spazi liberi e aperti. La relazione con la grande pittura di paesaggio della tradizione romantica europea è ben evidente, ed altrettanto lo sono gli aspetti di citazione della grande poesia inglese ottocentesca primo fra tutti Percy Shelley. Osservate perciò questi dipinti, perché ciò che vi restituiranno in termini di emozione e tutto ciò che vi diranno nel segreto del vostro cuore rimarrà vostro per sempre.
(Enrico Napoli - Critico d'arte)
Translation - English My invitation is only one – that of sitting in silence in front of these images without asking or excluding anything. Works such as Leaf Sky and Fire and Snow are so essential and so subtly/shrewdly evident in their message as to suggest not so much as a hope – subject on which it would be possible to argue as unceasingly as in vain –but as a matter of fact. The skyline indeed attests a precise reality upon which we all have to think carefully - as the truth is that nothing is along the horizon. Exactly for this the Man has to think about future, and has to frame it on his own without uselessly hoping in someone’s else help. This means that we all have to face with our own precise responsibilities. These works require not to be seen, but to be listened to, because what they say is only one thing. “Nobody can in your behalf. Only you can, as only you know. ”
The message arrives strong as a punch in the stomach and sweet as the goodnight kiss. This little great woman compels us to think about future, and she causes us to think to the future in the way an extraordinary work as Lovers on the Brim of Day tells us openly about love. A man and a woman, impressively represented in the shape of two flying leaves, can rise from the ground thanks to love and place themselves in a sphere of interplay made of light, clouds, highs and of large free and open spaces. It is well evident the relationship with the major landscape painting of the European Romantic tradition so as it is evident the reference/quotation of the major English poetry of the eighteenth century –Percy B. Shelley, first of all. Therefore pay attention to these paintings, because what they will give you back in terms of emotion and all they will tell you in the secret of your hearts will be yours forever.
(Enrico Napoli - Art Critic)
FIRST HAND EXPERIENCE IN ARTS - THECNICAL VOCABULARY, THEORY, ART HISTORY, CRITICISM. CATALOGUES, ARTISTS' PROFILES, PROOF-READING
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MUSEUM, FIREARMS, BLADES AND ARMOURS, ARCHAEOLOGY
ALSO CHEMISTRY, VETERINARY, MEDICAL AND TECHNICAL TRANSLATIONS. LITERATURE.
My specialization area is art. I am myself a visual artist. I taught English for Artistic Communication at L.A.B.A. Fine Arts Academy - Brescia (Italy) for several years. Here I also took part to the European Erasmus Project, arranging and taking care of relationships between our institute and some other foreigner ones.
I currently work as a didactic operator in the Museums of Brescia. Here I was entrusted in the creation of a three-levels English tour of the museum for students. I constantly use the English language guiding foreign tourists through the different sections from the archaeological one to modern and contemporary art exhibitions.
My mastery of terms and matter is deep and refined. I'm in contact with international artists and galleries. I translated artists' profiles and criticism and I also curated the realization of an international exhibition catalogue.
I have also professional experience in technical translations, especially in the chemical and medical fields.
Keywords: visual artist, art, photography, painting, printmaking, sculpture, art history, criticism, catalogues, artists' profiles. See more.visual artist, art, photography, painting, printmaking, sculpture, art history, criticism, catalogues, artists' profiles, proof-reading, museum, archeology, history, architecture, armours, blades, firearms. See less.