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English to Italian: Employment contract General field: Law/Patents Detailed field: Law: Contract(s)
Source text - English
1. Starting date, title and duties
1.1. The Executive will be employed by the Company (the “Employment”), effective from 1st January 2008 [and for a fixed term as set forth under clause [6.1] below], as executive of companies of the industry sector, with the title of general manager.
1.2. In his capacity as general manager of the Company, the Executive shall be responsible for the ordinary business of the Company and shall discharge any other duties usually required of a presiding officer, unless it is otherwise ordered by the Company’s board of directors (the “Board”) in accordance with Section 2103 of the Italian Civil Code.
1.3. For the better performance of his duties hereunder, the Board shall grant the Executive, by power of attorney, a set of powers of ordinary management as to be amended or modified from time to time. In the performance of his duties, the Executive shall report hierarchically to the Board and functionally to the Group Management.
1.4. The Executive agrees that in the performance of his duties he may also be appointed as member of the Board and that, at the request of the Company, he shall serve as officer and/or director (or their equivalents) of other companies of the group to which the Company belongs (the “Group”, which means any Italian and foreign companies controlled, directly or indirectly, by the Company, controlling, directly or indirectly, the Company or controlled, directly or indirectly, by the same company that controls the Company). Neither the appointment of the Executive to such positions nor his removal from such positions shall be deemed to have altered, breached or terminated the Employment or this Agreement.
(…)
2. Certain obligations of the Executive
2.1. The Executive shall not act in a way that, in itself or for its possible consequences, is not consistent with his duties and or his position within the Company and the Group and/or might create a conflict of interests.
2.2. The Executive, until the date of termination of the Employment (the “Termination Date”), shall refrain from undertaking, either directly or indirectly, or even through a third party, any working or professional activity, in any form whatsoever (employee, free lance, collaboration, participation in associations, etc.) for any reason whatsoever, for parties other than the Company or other companies of the Group in accordance with clause 1.4 above, unless otherwise agreed in writing with the Company.
2.3. (…)
2.4. The breach of any of the obligations under this section 5 may give rise to disciplinary sanctions, including dismissal for cause, and to damages.
Translation - Italian
1. Decorrenza, posizione e competenze
1.1. L’Amministratore verrà assunto dalla Società (il “Rapporto di lavoro”), con vigenza dal 1 gennaio 2008 [e a scadenza, conformemente a quanto stabilito al punto [6.1] qui di seguito], in qualità di amministratore di società del settore industriale, nella posizione di direttore generale.
1.2. In qualità di direttore generale della Società, l’Amministratore sarà responsabile della gestione ordinaria della Società e dovrà assolvere qualunque altra funzione prevista per la presidenza, salvo diversamente richiesto dal consiglio d’amministrazione della Società (il “Consiglio”) ai sensi della Sezione 2103 del Codice Civile Italiano.
1.3. Ai fini di un migliore adempimento delle proprie competenze di cui sotto, il Consiglio garantirà all’Amministratore, per procura, una serie di poteri di gestione ordinaria da emendare o modificare di volta in volta. Nell’esercizio delle proprie funzioni, l’Amministratore dovrà riferire gerarchicamente al Consiglio e funzionalmente al Management del Gruppo.
1.4. L’Amministratore acconsente che nello svolgimento delle proprie competenze potrà essere designato membro del Consiglio e che, su richiesta della Società, potrà esercitare la funzione di dirigente e/o direttore (o l’equivalente degli stessi) presso altre società del gruppo di appartenenza della Società (il “Gruppo”, per cui si intende qualsiasi società italiana e straniera controllata, direttamente o indirettamente, dalla Società, capogruppo, diretta o indiretta, della Società o controllata, direttamente o indirettamente, dalla stessa società che controlla la Società). La nomina dell’Amministratore a tale incarico o la destituzione dallo stesso non sono da ritenersi causa di alterazioni, violazioni o rescissione del Rapporto di Lavoro o del presente Contratto.
(…)
2. Obbligazioni dell’Amministratore
2.1. L’Amministratore non dovrà agire secondo procedure che, in sé o per via delle possibili conseguenze, sono incoerenti con le proprie competenze e/o la propria posizione all’interno della Società e del Gruppo e/o potrebbero creare un conflitto d’interessi.
2.2. L’Amministratore, sino alla data di rescissione del Rapporto di Lavoro (la “Data di Rescissione”), dovrà astenersi dall’intraprendere, sia direttamente che indirettamente, o anche mediante terzi, qualsiasi attività lavorativa o professionale, di qualsiasi natura (dipendente, freelance, collaborazione, partecipazione ad associazioni, ecc.) qualunque sia la ragione, per parti estranee alla Società o ad altre società del Gruppo in conformità con il punto 1.4 di cui sopra, salvo diversamente convenuto in forma scritta con la Società.
2.3. (…)
2.4. Il mancato adempimento di una qualsiasi delle obbligazioni alla presente sezione 2 potrà comportare l’applicazione di sanzioni disciplinari, incluso il licenziamento per giusta causa, e la condanna al risarcimento dei danni.
Portuguese to Italian: Barra estabilizadora: desmontar e montar General field: Tech/Engineering Detailed field: Automotive / Cars & Trucks
Source text - Portuguese Barra estabilizadora: desmontar e montar
Desmontar
Macaco hidráulico
Chave dinamométrica
Base
Extrator Guia de centragem
Ferramenta de fixação
Para os veículos que tiverem faróis bi-xenon, antes de iniciar a desmontagem da ponte de suporte da mecânica, a ficha do transmissor de nível do veículo do lado esquerdo deverá ser solta.
Sistema elétrico
Luzes, lâmpadas e comutadores
Realizar o ajuste básico de faróis: para isso, utilizar Central de Diagnóstico do Sistema Elétrico
Luzes, lâmpadas e comutadores.
Antes de iniciar a desmontagem da ponte de suporte da mecânica da carroçaria, assegurar-se de que a chave de contato não está introduzida na bomba de ligação de ignição do motor.
Desligar a bateria antes de começar a efetuar a desmontagem da ponte de suporte da mecânica. Antes de iniciar a desmontagem da barra estabilizadora, deve-se fixar a posição de montagem da ponte de suporte da mecânica sobre a carroçaria com as guias de centragem, para sua montagem posterior. As guias de centragem apenas devem ser apertadas com 20 Nm no máximo, caso contrário, a rosca de fixação pode ficar danificada.
Certifique-se de que a chave de contato não se encontra introduzida na bomba de ligação da ignição do motor.
Sistema elétrico
Motor de arranque, alimentação de corrente; Bateria.
Para desmontar o revestimento da área dos pés, é necessário desapertar as porcas.
Desparafusar o parafuso 1 e retirar o cardã 2 da caixa da direção.
Elevar o veículo e desmontar as rodas dianteiras.
Desmontar o elemento de insonorização inferior - Carroçaria, trabalhos de montagem exterior Insonorização: vista geral de montagem
Desmontar a barra de acoplamento da barra estabilizadora.
Retirar as porcas da rótula de suspensão.
Separar, do braço oscilante, a rótula, juntamente com o conjunto da suspensão dianteira.
Antes de desencaixar a rótula da suspensão no corpo do rolamento da roda, desenroscar a porca parcialmente para proteger a rosca, quando se aplicar o extrator.
Translation - Italian Barra stabilizzatrice: montaggio e smontaggio
Smontaggio
Martinetto idraulico
Chiave dinamometrica
Base
Estrattore guida di centraggio
Utensile di fissaggio
Per i veicoli dotati di fari bi-xenon, prima di iniziare a smontare l’unità di supporto degli elementi meccanici, è necessário staccare la spina del trasmettitore di livello del lato sinistro del veicolo.
Impianto elettrico
Luci, lampade e commutatori
Effettuare la regolazione di base dei fari: a questo scopo, utilizzare il Sistema Diagnostico dell’Impianto Elettrico.
Luci, lampade e commutatori.
Prima di iniziare lo smontaggio dell’unità di supporto degli elementi meccanici della carrozzeria, assicurarsi che la chiave di accensione non sia introdotta nel blocchetto di avviamento del motore.
Spegnere la batteria prima d’incominciare lo smontaggio dell’unità di supporto degli elementi meccanici. Prima di eseguire lo smontaggio della barra stabilizzatrice, fissare la posizione di montaggio dell’unità di supporto degli elementi meccanici sopra la carrozzeria mediante le guide di centraggio, per effettuarne il montaggio posteriore. Le guide di centraggio devono essere serrate di appena 20 Nm al massimo, altrimenti si può provocare la spanatura dei filetti.
Verificare che la chiave di contatto non sia introdotta nel blocchetto di avviamento del motore.
Impianto elettrico
Motorino d’avviamento, alimentazione; Batteria.
Per smontare il rivestimento della zona piedi, é necessario allentare i bulloni.
Svitare la vite 1 e rimuovere il cardano 2 dalla scatola dello sterzo.
Sollevare il veicolo e smontare le ruote anteriori.
Smontare l’insonorizzazione inferiore - Carrozzeria, lavori di montaggio esterno
Insonorizzazione: Vista generale di montaggio
Smontare la barra di accoppiamento dalla barra stabilizzatrice.
Rimuovere i dadi del giunto sferico della sospensione.
Separare il giunto sferico dal braccio oscillante, assieme all’unità della sospensione anteriore.
Prima di smontare il giunto sferico della sospensione nel corpo del cuscinetto della ruota, svitare il dado parzialmente, in modo da proteggere il filetto al momento dell’uso dell’estrattore.
German to Italian: Photovoltaik General field: Tech/Engineering Detailed field: Energy / Power Generation
Source text - German Das Zellkonzept von XXX soll das »Light-Trapping« verbessern. Die Darstellung der Technologie auf der Firmen-Website, auf der diese Grafik basiert, zeigt nach Angaben des Unternehmens aber nur ein Schema und nicht das tatsächliche Design. Das lässt hoffen – denn so, wie hier dargestellt, würde die Zelle nur schlecht funktionieren.
Eine andere Dimension
Mit einer neuartigen Solarzelle schwimmt die junge US-amerikanische Firma XXX gegen den Strom
Wer sagt, dass eine Solarzelle flach sein muss? Beim südkalifornischen Technologieunternehmen XXX testen die Ingenieure einen alternativen Zellaufbau, der eher an eine Kugel erinnert. Den veröffentlichten Produktbeschreibungen zufolge wird sich eine Massenproduktion dieses Zelltyps allerdings als schwierig erweisen. Abhängig vom verwendeten Material könnte sich zudem die gegenüber konventioneller Technologie erreichbare Steigerung des Wirkungsgrades in Grenzen halten.
Als Neuling darf man sich ruhig ambitionierte Ziele stecken. Für XXX., ein im kalifornischen Santa Barbara ansässiges Start-up-Unternehmen, ist dies der physikalische Grenzwert für den Wirkungsgrad von Siliziumsolarzellen, der bei 33 Prozent liegt. Handelsübliche kristalline Siliziumzellen erreichen heute bis zu 20 Prozent. XXX will die Industrie nicht nur dieser Grenze näher bringen, sondern auch bei Dünnschichtsolarzellen die Effizienz steigern.
Das Unternehmen setzt dabei auf verbessertes »Light-Trapping«, also das Einfangen von Licht. Dies funktioniert nach Einschätzung von XXX bislang unzureichend, was auf das zweidimensionale Design mit übereinanderliegenden Schichten zurückzuführen ist. Ein gänzlich neues, dreidimensionales, kugelförmiges Design soll Abhilfe schaffen und künftig für perfektes Light-Trapping sorgen.
Zu diesem Zweck entwickelt XXX einen Zellaufbau, der Photonen durch einen Lichtkollektor in einen geschlossenen kugelförmigen Raum ziehen soll, um sie dort so lange gefangen zu halten, bis sie von der Zelle absorbiert werden. Das Konzept hat zwei theoretische Vorteile. Erstens führt es zu einer Verringerung der Oberflächenreflexion und somit zu einer Steigerung der Anzahl von Photonen, die in die Zelle gelangen. Zweitens wird der Abstand zwischen den positiv und negativ leitenden Siliziumschichten (Sperrschicht) reduziert. Auf ihrem Weg durch diese Sperrschicht gehen viele Ladungsträger durch Rekombination für die Stromproduktion verloren, weshalb es ein allgemeines Bestreben bei der Optimierung von Solarzellen ist, diesen sogenannten p/n-Übergang zu verbessern.
XXX-Geschäftsführer YYY sagt, das Projekt sei »materialagnostisch«, also auf keine bestimmte Silizium- oder Dünnschichttechnologie festgelegt: »Wir konzentrieren uns auf den Aufbau, nicht auf das Material.« Das bedeutet aber nicht, dass der erreichbare Wirkungsgrad unabhängig vom eingesetzten Material ist. Bei konventionellen Siliziumdünnschichtzellen wurde bereits reichlich Laborarbeit in das Light-Trapping von ein bis drei Mikrometer dünnen Absorberschichten investiert. Diese Bemühungen haben sich in der Massenproduktion jedoch noch nicht in die erhofften hohen Wirkungsgrade umsetzen lassen. Bei kristallinen Siliziumzellen mit einer Absorberstärke von mehr als 100 Mikrometern gab es hier schon weit größere Fortschritte.
Offene Fragen
Die Ankündigungen von XXX machen deshalb neugierig. Auf Fragen zur Technologie reagiert die Firma aber zurückhaltend: Das Produkt befinde sich noch in der Entwicklung, Änderungen seien nicht auszuschließen. Selbst auf der Website des Unternehmens heißt es, bei der dort gezeigten Darstellung handle es sich nicht um das tatsächliche Design; dieses wird unter Verschluss gehalten.
Schaut man sich die Darstellung im Internet genauer an, so scheint der Durchmesser des Lichtkollektors in der 3-D-Zelle kleiner zu sein als der Durchmesser der eigentlichen Zelle. Wenn dies der tatsächliche Aufbau wäre, gingen alle Photonen verloren, die nicht auf den Kollektor treffen, und dann wäre es mit dem Wirkungsgrad der Zelle nicht allzu weit her. XXX zufolge soll der Lichtkollektor aber den gleichen Durchmesser wie die Zelle haben.
Der Winkel des Lichtkollektors ist ebenfalls ein kritisches Designkriterium. Ist er zu groß, wird sehr viel Licht direkt reflektiert. Ist er zu klein, ist die Zelle nicht gut für indirektes Licht geeignet. XXX gibt an, man habe das Grundkonzept für diesen Teil der Zelle im April fertiggestellt, doch laut YYY könnten hier noch Änderungen erfolgen, bevor ein Prototyp der Zelle hergestellt wird. Dies soll gegen Ende des Jahre geschehen.
Ein weiteres Problem der 3-D-Struktur stellt der geschlossene Raum dar, in dem die Photonen so lange herumspringen, bis sie vom Silizium absorbiert werden. Es ist nicht klar, was sich in diesem Raum befinden soll. Luft würde nicht funktionieren, sie enthält Feuchtigkeit und könnte zu Korrosionen führen. Vakuum wäre denkbar, aber das würde die Produktionskosten in die Höhe treiben. Eine weitere Option ist Kunststoff, doch auch die hat einen Haken: Kunststoffe sind nicht hundertprozentig transparent. Auch hierzu macht XXX keine detaillierten Angaben und verweist wiederum auf den Prototyp.
So weit also die grundlegenden potenziellen Nachteile des neuartigen Zellaufbaus. Wenn XXX oder irgendein anderer Hersteller sie in den Griff bekommen kann, bleibt immer noch die Herausforderung, dies in ein industrielles Verfahren umzusetzen. Wie soll beispielsweise Dünnschichtmaterial auf eine gekrümmte Oberfläche in einem geschlossenen Raum aufgebracht werden? Für etliche Hersteller gestaltet sich ja schon die gleichmäßige Aufbringung auf flachen Oberflächen schwierig.
Aus anderen Bereichen mit mikrooptischen Fertigungsverfahren gibt es zudem die unerfreuliche Erfahrung, dass die Fehlerrate eines Produkts mit der Anzahl der optischen Elemente pro Fläche steigt. Die »Myriaden von Mikrozellen«, die nach Vorstellung von XXX in einer Zelle kombiniert werden sollen, könnten hier zum Problem werden. Und auch die erhöhte Gefahr von Kurzschlüssen sollte nicht außer Acht gelassen werden, da ja alle Zellen über eine Sammelschiene elektrisch angeschlossen werden müssen, um den Strom transportieren zu können.
Im gleichen Maß, in dem XXX also auf die Schwächen der etablierten Konzepte hinweist, wird das Unternehmen sich unausweichlich auch mit deren Stärken auseinandersetzen müssen: Sie sind erprobt und haben schon erhebliche Erfolge bei der Kostenreduzierung vorzuweisen. Verbessertes Light-Trapping allein wird deshalb nicht den Ausschlag geben.
Translation - Italian Il tipo di cella ideato da XXX dovrebbe perfezionare il processo di “light trapping”. Il sito dell’azienda illustra questa tecnologia mediante una rappresentazione grafica; tuttavia, in base alle indicazioni della stessa, viene mostrato solo uno schema e non l’effettiva struttura. C’è da essere ottimisti, anche perché, così come è illustrata, la cella non potrebbe funzionare.
Un’altra dimensione
Con una cella fotovoltaica innovativa la giovane azienda statunitense XXX avanza controcorrente
Chi ha detto che le celle fotovoltaiche devono essere piatte? Gli ingegneri dell’azienda tecnologica XXX, situata nella California meridionale, testano celle dalla struttura alternativa che ricorda invece una sfera. Ad ogni modo, per come è stato descritto il prodotto, risulta difficile pensare a una produzione su larga scala. Inoltre, il tipo di materiale utilizzato potrebbe limitare una crescita del rendimento rispetto alla tecnologia convenzionale.
Da debuttanti ci si possono tranquillamente permettere obiettivi ambiziosi. Per XXX, un’impresa recentemente avviata con sede a Santa Barbara in California, è proprio questo il limite fisico al rendimento del 33% delle celle fotovoltaiche in silicio. Attualmente, le celle in silicio cristallino in commercio raggiungono fino al 20% di rendimento. XXX non solo vuole approssimare l’industria a questo valore, ma anche incrementare l’efficienza delle celle fotovoltaiche a film sottile.
Allo stesso modo, l’azienda ambisce a perfezionare il meccanismo di “light trapping”, ovvero un sistema di concentrazione della luce. Secondo XXX, si tratta di una tecnologia che sinora non ha funzionato adeguatamente a causa della struttura bidimensionale a strati sovrapposti. Un design completamente innovativo, tridimensionale e dalla forma sferica dovrebbe risolvere il problema e, in futuro, fornire le condizioni per un perfetto “light trapping”.
A tal fine, XXX ha sviluppato celle dotate di una struttura in grado di attirare i fotoni in uno spazio chiuso dalla forma sferica attraverso un collettore di luce, per poi trattenerla all’interno fino ad essere assorbita dalla cella. L’idea ha due vantaggi teorici: innanzitutto riduce la riflessione alla superficie e, conseguentemente, porta a un incremento quantitativo dei fotoni che raggiungono la cella. In secondo luogo, la distanza fra gli strati di silicio a conduttività positiva e negativa (strato di sbarramento) si riduce. Attraversando lo strato di sbarramento, molti portatori di carica vengono persi nel processo di ricombinazione per generare corrente, pertanto l’obiettivo comune per ottimizzare le celle solari è quello di migliorare il cosiddetto passaggio p-n.
Il direttore di XXX, YYY, descrive il progetto come “materialmente agnostico”, ossia non vincolato a una tecnologia a film sottile o in silicio: “Noi ci concentriamo sulla struttura, non sul materiale”. Tuttavia, questo non significa che il rendimento raggiungibile non dipenda dal materiale impiegato. Si è già abbondantemente investito in test di laboratorio su celle convenzionali di silicio a film sottile, più precisamente nel processo di „light trapping“ su film assorbitori sottili da uno a tre micron. Nonostante gli sforzi intrapresi, la produzione su larga scala non ha ottenuto l’alto rendimento auspicato. Le celle di silicio cristallino con assorbitori con più di 100 micron di spessore hanno invece registrato progressi di gran lunga più significativi.
Questioni irrisolte
Le dichiarazioni di XXX suscitano pertanto curiosità. Tuttavia, l’azienda si dimostra restia a rispondere alle domande relative alla tecnologia: il prodotto si troverebbe ancora in fase di sviluppo, anche se non si escludono variazioni. Anche sul sito stesso dell’azienda, il grafico non mostra il progetto vero e proprio, che invece viene tenuto sotto chiave.
Osservando con maggiore attenzione la presentazione su internet, il diametro del collettore di luce nella cella tridimensionale appare inferiore a quello della propria cella. Se questa fosse la struttura effettiva, tutti i fotoni che non raggiungono il collettore andrebbero persi e il rendimento della cella sarebbe piuttosto limitato. Secondo XXX, il collettore di luce e la cella dovrebbero invece avere lo stesso diametro.
Anche l’inclinazione del collettore di luce rappresenta un aspetto progettuale critico. Se eccessiva, un’elevata quantità di luce verrebbe riflessa direttamente; se troppo ridotta, la cella non si presterebbe sufficientemente alla luce indiretta. XXX dichiara di aver completato i primi abbozzi per questa parte della cella in aprile, anche se, afferma Nelson, ci potranno essere altre modifiche prima di costruire un prototipo della cella, che dovrebbe realizzarsi verso la fine dell’anno.
Un ulteriore aspetto problematico della struttura tridimensionale è lo spazio chiuso in cui girano i fotoni fino ad essere assorbiti dal silicio. Non è chiaro cosa dovrebbe esserci in questo spazio: l’aria non potrebbe funzionare perché contiene umidità e potrebbe originare corrosione. Si potrebbe pensare al vacuo, ma aumenterebbe notevolmente i costi di produzione. Un’altra opzione potrebbe essere la plastica, ma anche qui ci sono delle complicazioni: la plastica non è trasparente al 100%. Anche in questo caso, XXX non fornisce informazioni dettagliate e rimanda ancora una volta al prototipo.
Sinora si sono visti solo i potenziali svantaggi alla base di questa nuova struttura. Se XXX o altri costruttori dovessero trovare delle soluzioni, resterebbe sempre comunque la questione di concretizzarla a livello industriale. Ad esempio, come si dovrebbe apporre un materiale a film sottile su una superficie ricurva in uno spazio chiuso? Per diversi costruttori già un’applicazione uniforme su superfici piatte comporta delle difficoltà.
Gli altri settori con processi produttivi microottici hanno dimostrato a proprie spese che il coefficiente d’errore di un prodotto aumenta in base alla quantità di elementi ottici per superficie. Le “miriadi di microcelle”, che, secondo la presentazione di XXX dovrebbero essere combinate in una cella, potrebbero in questo caso costituire un problema, senza dimenticare l’elevato rischio di cortocircuito, dal momento che ogni cella dev’essere collegata elettricamente a una barra collettrice per poter trasportare la corrente.
Nella maniera in cui XXX illustra i punti deboli dei concetti già affermati, dovrà anche inevitabilmente confrontarsi con i loro punti di forza: si tratta di principi già comprovati, che hanno già avuto un enorme successo nella riduzione dei costi. Non basterà perfezionare il “light trapping” per fare la differenza.
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Translation education
Graduate diploma - Università degli Studi di Udine
Experience
Years of experience: 21. Registered at ProZ.com: Dec 2010.
German to Italian (University of Udine - Translation and Interpreting) English to Italian (University of Udine - Translation and Interpreting) German to Italian (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti)
Memberships
N/A
Software
Across, Adobe Acrobat, Microsoft Excel, Microsoft Word, Powerpoint, Trados Studio, Wordfast
Events and training
Bio
Education
I graduated in interpreting and translation at the university of Udine (Italy), although my languages are Italian, German and English, I also translate from Portuguese (Brazilian).
I attended a semester at the Humboldt Universität zu Berlin as an exchange student where I studied interpreting.
I attended an English course at the levels advanced and proficiency at the Redbridge College in Romford (England), duration six months.
My life abroad
I’ve never wanted to be a tourist and I consider myself a traveller; I’ve always tried to understand the culture of the places I visited and to experience their daily life. The world is huge, I’ll probably never see it all but for now I’m glad to have had the chance to live 9 months in England, 3 years in Germany, 1 year in Spain and 5 years in Brazil.
My experience as an in-house translator
I worked as an in-house translator for the international corporation Danieli & C. Officine Meccaniche SpA, leading enterprise in the steel and iron industry. During those 2 years and 8 months I became familiar with the translation of highly technical documentation such as: technical specifications of rolling mills, continuous casting machines, hydraulic plants, patents, drawings, contracts, electrics and electronics, legal documentation of various kinds etc., working from Italian into German and English (and vice-versa), from German into English (and vice-versa), from Portuguese into Italian and English.
My experience as a freelance translator
Os sistemas de segurança nos EUA, o papel de certificadoras e rastreabilidade na garantia da inocuidade de alimentos (Food industry, from Portuguese (Brazilian) to English)
Translation of the site www.bematech.com (Hardware, from English to German)
An einer Leiterplatine elektrisch angeschlossene koaxiale HF-Steckverbindungs-Einrichtung sowie zugehörige Steckverbindereinheit (Patent, from German to Italian)
Impianto di Porto Tolle-Trasformazione a carbone (Engineering, from Italian to German)
Montage-Bauleistungsversicherung (Insurance agreement, from German to Italian)
Newsletters on the site www.fundacaotorino.com.br (General, from Portuguese to Italian)
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Keywords: German, English, Portuguese, Italian, translator, interpreter, law, metallurgy, insurance, contracts. See more.German, English, Portuguese, Italian, translator, interpreter, law, metallurgy, insurance, contracts, patents, engineering, tourism, marketing, German to Italian translator, English to Italian translator, Portuguese to Italian translator, casting, engineering, newsletters, fair prices, professional. See less.