Ricevuta per subappalto con l'estero
Thread poster: Bruno Toscano
Bruno Toscano
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Oct 14, 2009

Buonasera a tutti,

spero di essere nella sezione giusta.

Espongo il problema: un'azienda italiana con cui ho lavorato mi ha chiesto di gestire un progetto di traduzione dall'inglese al norvegese.
La p.iva la prenderò nel 2010, quindi al momento posso soltanto emettere una ricevuta con ritenuta d'acconto.

Come dovrei comportarmi con il traduttore al termine del progetto per quanto riguarda le ricevute e le eventuali tasse? Il traduttore potrebbe trova
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Buonasera a tutti,

spero di essere nella sezione giusta.

Espongo il problema: un'azienda italiana con cui ho lavorato mi ha chiesto di gestire un progetto di traduzione dall'inglese al norvegese.
La p.iva la prenderò nel 2010, quindi al momento posso soltanto emettere una ricevuta con ritenuta d'acconto.

Come dovrei comportarmi con il traduttore al termine del progetto per quanto riguarda le ricevute e le eventuali tasse? Il traduttore potrebbe trovarsi o in Norvegia o negli Stati Uniti.
E come dovrei comportarmi con il mio committente?
Dovrei essere io ad emettere la ricevuta della somma totale.

Inutile omettere che è prevista una piccolissima percentuale per me che gestisco il progetto ma non vorrei trovarmi nelle condizioni di dover dichiarare, oltre la mia parte, anche la somma (cioè il grosso) che verrebbe corrisposta a chi, effettivamente, sta offrendo il servizio di traduzione.

Per qualunque chiarimento che mi potrebbe essere sfuggito, non esitate a farlo presente.

Attendo lumi.

Grazie in anticipo

Bruno
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texjax DDS PhD
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Il revisore Oct 14, 2009

Bruno Toscano wrote:

Per qualunque chiarimento che mi potrebbe essere sfuggito, non esitate a farlo presente.



Potrebbe esserti sfuggito il revisore...


 
Bruno Toscano
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Ops Oct 14, 2009

Ovviamente, revisore incluso. Il punto è sapere come comportarmi con chi mi offrirebbe un servizio (in generale) .

 
Daniele Martoglio
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Un consiglio Oct 14, 2009

un'azienda italiana con cui ho lavorato mi ha chiesto di gestire un progetto di traduzione dall'inglese al norvegese. La p.iva la prenderò nel 2010, quindi al momento posso soltanto emettere una ricevuta con ritenuta d'acconto.

Come dovrei comportarmi con il traduttore al termine del progetto per quanto riguarda le ricevute e le eventuali tasse?
(...)
Dovrei essere io ad emettere la ricevuta della somma totale.

Inutile omettere che è prevista una piccolissima percentuale per me che gestisco il progetto...


Bruno, ma sinceramente, visto che:

a) conosci l'azienda committente, mi sembra di capire che hai già un rapporto di fiducia.
b) parli di una "piccolissima percentuale" per te
c) non hai una partita IVA e quindi non puoi pienamente funzionare da ditta

Ma chi te lo fa fare a lavorare come compratore-rivenditore di servizi linguistici??? (ossia come agenzia di traduzioni)

Tanto più che la percentuale è "piccolissima"!!!

Ma allora imposta il rapporto in un'altra maniera!

Tu offri alla tua azienda italiana amica il servizio di coordinamento del progetto di traduzione, e l'azienda ti retribuisce il servizio. Tu trovi per l'azienda il traduttore (o i traduttori) e revisori e quanto altro serve, e l'azienda li paga direttamente!

Tanto per fare i numeri: Se il cliente finale paga 100 all'agenzia Bruno, e l'agenzia Bruno paga 50 ai suoi subappaltatori, allora guadagna 50 e ha senso che i costi dei subfornitori di servizi siano "nascosti" al cliente finale.. L'agenzia Bruno ha guadagni maggiori però si espone al rischio (se il cliente non paga, tu sei inguaiato perchè devi pagare i tuoi subfornitori, e l'affare diventa una perdita)

Se invece tu parli di una piccolissima percentuale per te allora immagino che tu, ossia il consulente Bruno, trovi le risorse per il cliente finale (servizio di reclutamento) e le gestisci durante la durata del progetto (gestione operativa del progetto) e per questo lavoro prendi diciamo 5. Il tuo cliente paghera DIRETTAMENTE 50 ai vari subappaltatori. Tu guadagni come un libero professionista che offre un servizio, senza "manipolare" grosse somme (il che ha un onere) il tuo cliente paga di meno, contenti tutti...

Se poi dovessi invece comprare a 50 le traduzioni e venderle a 55, be allora saresti un c... [parola che ama molto un certo signore italiano molto popolare sulla stampa e sulla TV]. Non ha veramente senso assumersi questo onere, senza avere un tornaconto opportuno.

In questo modo risolvi tutti i problemi di natura fiscale, in quanto i rapporti sia economici che contabili tra cliente finale e subappaltatori avvengono direttamente. E la tua azienda italiana amica ti paga come ti è più comodo...

Ti ho dato una dritta, eh?

Tra l'altro non sottovalutare il tempo per la gestione del collaboratore/collaboratori e del progetto. E lavorando come consulente Bruno calcola la tua retribuzione in maniera da guadagnare almeno 40 EUR per ogni ora complessiva del tuo lavoro. E' proprio il minimo minimo, in quanto ti assumi comunque una responsabilità, e sei quello che garantisce che il flusso di soldi del tuo cliente non venga buttato...

[Edited at 2009-10-14 22:35 GMT]


 
Bruno Toscano
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Dimentichi un piccolo particolare.. Oct 16, 2009

Ciao Daniele e grazie per il tuo contributo.

Ho letto con attenzione quello che mi hai scritto e, in effetti, il tuo ragionamento potrebbe anche andare. Ti spiego perchè uso il termine "potrebbe" e non "può".

Metti che sia tu il mio committente di fiducia, ok?
Mi commissioni una traduzione, oppure vedila come una sorta di reclutamento traduttori.

Si inizia a lavorare, seguo il tutto fornendo delucidazioni e facendo proprio da mediatore tra le due pa
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Ciao Daniele e grazie per il tuo contributo.

Ho letto con attenzione quello che mi hai scritto e, in effetti, il tuo ragionamento potrebbe anche andare. Ti spiego perchè uso il termine "potrebbe" e non "può".

Metti che sia tu il mio committente di fiducia, ok?
Mi commissioni una traduzione, oppure vedila come una sorta di reclutamento traduttori.

Si inizia a lavorare, seguo il tutto fornendo delucidazioni e facendo proprio da mediatore tra le due parti, ok?

Alla fine del progetto ti mando il manuale tradotto; tu fai il tuo business e infine paghi direttamente i traduttori e il mio servizio di reclutamento/gestione o quello che sia.

Ora dimmi: tu, da committente, nel caso in cui dovessi avere bisogno di una traduzione per la stessa coppia linguistica chiami me, oppure chiami direttamente i traduttori che ti hanno fornito in passato un servizio?
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Mariella Bonelli
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I miei conti Oct 16, 2009

Bruno Toscano wrote:

Ora dimmi: tu, da committente, nel caso in cui dovessi avere bisogno di una traduzione per la stessa coppia linguistica chiami me, oppure chiami direttamente i traduttori che ti hanno fornito in passato un servizio?



Potrebbe chiamare te, perché gli togli il fastidio di coordinare più traduttori, ma potrebbe anche scegliere di poter parlare direttamente con loro, per facilitare la comunicazione ed eventuali chiarimenti, tanto il prezzo sarebbe praticamente uguale. In entrambi i casi, il tuo tornaconto sarebbe praticamente uguale, se tu nel secondo caso ti fai dare solo un piccolissimo contributo. E in fondo, anche in termini di vantaggi indiretti, in entrambi i casi il cliente continuerebbe a chiamare te per le tue combinazioni linguistiche. Voglio dire, a te cosa va in tasca? Praticamente nulla.

Per fare un lavoro ben fatto, dovresti calcolare, come dice Daniele, un'adeguata retribuzione per te. In questo caso ti assumi tutti gli onori e gli oneri del caso. Sei tu l'unico interlocutore del tuo cliente e sei anche tu a rispondere in prima persona in caso di problemi legati alla traduzione del tuo collega e al pagamento da parte del committente.

A questa possibilità secondo me se ne aggiunge solo un'altra: quella di dare il nome del tuo collega direttamente al committente. Costo zero per tutti.


 
Daniele Martoglio
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Rispondo alla domanda Oct 16, 2009

Bruno Toscano wrote:

Ora dimmi: tu, da committente, nel caso in cui dovessi avere bisogno di una traduzione per la stessa coppia linguistica chiami me, oppure chiami direttamente i traduttori che ti hanno fornito in passato un servizio?


Direi che se tu lavori in maniera trasparente, potrebbe chiamare te. Mi spiego.

Impieghi un certo tempo per il reclutamento dei traduttori. Ricerche, preparazione di un test adatto alla valutazione relativa al tipo di lavoro che dovranno svolgere, invio dei test, ricezione delle risposte, selezione...

Allora tu gli dici: Costo del reclutamento: X

Poi c'è la tua attività durante la gestione del progetto. Sempre nella misura in cui il tuo ruolo è un aiuto per il cliente, e non semplicemente un "filtro" per nascondere al cliente l'identità delle persone trovate.

Nel caso il tuo intervento è utile, vendi questo secondo servizio al tuo cliente:

Costo della gestione del progetto: Y.

Costo totale del tuo servizio: X + Y.

Se il tuo cliente in futuro dovesse avere bisogno dello stesso servizio, è chiaro che tu ti occuperai solo della gestione, quindi il costo per il cliente finale sarà solo Y.

Se tu gli sei utili, se migliori la qualità del prodotto finito, se gli risolvi rogne, se Y è piccolo rispetto all'importo che il cliente paga agli esecutori, perchè non dovrebbe pagarti?.

Tieni presente che ad un certo livello, il tempo della gente è prezioso. Se tempo del capo della tua azienda amica, o di chi dovrebbe stare appresso a traduttori è prezioso, perchè non pagare te?

Certo due volte il reclutamento non te lo paga. Ma tu due volte il reclutamento non lo fai. Quindi che problema c'è?


 
Bruno Toscano
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Si, ma.. Oct 16, 2009

se oramai hanno il traduttore/i fidati (forniti da me) non hanno il minimo motivo di contattare me per la stessa coppia linguistica che già hanno.

Ok per il tempo risparmiato, ma non mi va di "vendere" definitivamente i miei contatti.

Aggiungo: a questo punto aumento la mia percentuale, ma non posso intaccare la tariffa di chi effettivamente svolge la traduzione.

La mia intenzione sarebbe quella di lavorare come agenzia, con p.iva dal 2010 etc. quindi com
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se oramai hanno il traduttore/i fidati (forniti da me) non hanno il minimo motivo di contattare me per la stessa coppia linguistica che già hanno.

Ok per il tempo risparmiato, ma non mi va di "vendere" definitivamente i miei contatti.

Aggiungo: a questo punto aumento la mia percentuale, ma non posso intaccare la tariffa di chi effettivamente svolge la traduzione.

La mia intenzione sarebbe quella di lavorare come agenzia, con p.iva dal 2010 etc. quindi come posso "vendere" i miei contatti?
(mi scuso se non sono stato più chiaro in precedenza).

[Modificato alle 2009-10-16 12:30 GMT]
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