Test per interpreti consecutivisti e di trattativa Thread poster: espatrad
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Buongiorno a tutti,
mi sono iscritta da poco ProZ e mi sembra doveroso farmi conoscere un po'.
Ieri avevo messo un post di presentazione, ma forse, per inesperienza, ho sbagliato il titolo e ho ottenuto l'effetto contrario. Ho postato un questionario che mi occorre per la tesi di laurea che sto scrivendo ma, come mi ha gentilmente fanno notare una vostra collega, è troppo lungo e molti passano oltre senza dare risposta. Così ho pensato di riproporlo qui in forma più leggera (solo ... See more Buongiorno a tutti,
mi sono iscritta da poco ProZ e mi sembra doveroso farmi conoscere un po'.
Ieri avevo messo un post di presentazione, ma forse, per inesperienza, ho sbagliato il titolo e ho ottenuto l'effetto contrario. Ho postato un questionario che mi occorre per la tesi di laurea che sto scrivendo ma, come mi ha gentilmente fanno notare una vostra collega, è troppo lungo e molti passano oltre senza dare risposta. Così ho pensato di riproporlo qui in forma più leggera (solo crocette dunque basta davvero 1 minuto) sperando che qualcuno si metta nei panni di ex studente alla ricerca disperata di informazioni e mi risponda.
Mi rivolgo in particolare a professionisti che operano già in qualità di INTERPRETI CONSECUTIVISTI e di TRATTATIVA.
Una cosa ci terrei a precisare: sono qui NON per avere le mie risposte e andarmene, ma per far davvero parte di questo gruppo e condividere con voi le "gioie e i dolori" della professione!
Ops, mi sono lasciata prendere la mano, vi sto annoiando con le mie chiacchiere.... concludo con qualche info su di me: sono una laureanda in Lingue per la Comunicazione Internazionale e sto scrivendo una tesi sull'importanza della memorizzazione in interpretazione consecutiva. In passato ho avuto esperienze lavorative come traduttrice e interprete di trattativa (automotive, editoria, energie rinnovabili). Le mie combinazioni linguistiche sono EN-DE-F>IT.
Terminati gli studi vorrei specializzarmi nel settore delle energie rinnovabili, settore che mi interessa molto sia a livello personale che come sbocchi lavorativi. Pensate sia una buona scelta?
Ed ecco il questionario a crocette: basta rispondere con una X vicino alla risposta scelta.
Vi ringrazio in anticipo per la vostra gentilezza e spero di contribuire in futuro anche io alle discussioni del forum.
Grazie e buone feste a tutti!
1.La capacità di memorizzare può essere ritenuta un dono personale innato?
SI
NO
2.La capacità di memorizzare può essere ritenuta un'abilità che si può acquisire e migliorare?
SI
NO
3.Quanti minuti è tenuto a memorizzare un professionista?
Da 1 a 3 minuti
Da 3 a 5 minuti
Da 5 a 15 minuti
Oltre i 15 minuti
4.Dopo quale lasso di tempo si dovrebbe iniziare a prendere appunti o a far capire al relatore che è giunto il momento di esporre quanto ascoltato?
Dopo 5 minuti
Dopo 10 minuti
Dopo 15 minuti
Lasciarlo parlare quanto vuole
5.Esistono dei metodi per sviluppare la memoria?
SI
NO
(Se si, quali ha applicato su se stessa o su i suoi studenti?)
6.L''interesse per un determinato argomento o le conoscenze culturali influenzano la memorizzazione?
SI
NO
7.La memorizzazione dipende dalla lingua di partenza?
SI
NO
8.Può la lingua di partenza influire sulla quantità di dati memorizzabili?
SI
NO
9.Che ruolo ha in percentuale la presa di appunti e la memorizzazione durante l'interpretazione consecutiva?
20% appunti e 80%memoria
50%appunti e 50% memoria
80%appunti e 20% memoria
10.E durante l'interpretazione di trattativa?
20% appunti e 80%memoria
50%appunti e 50% memoria
80%appunti e 20% memoria
11.La memoria di un interprete cambia in base all'età o al sesso del professionista (A) o dipende da qualità del tutto soggettive (B)?
A
B
12.Quanti gradi di memorizzazione esistono? (es. estrema = si memorizza integralmente il testo; parziale; minima). Quale ritiene sia la più efficace e per quale tipo di prestazione professionale? Mettere una X.
CONSECUTIVA
estrema
50%
minima
nulla
TRATTATIVA
estrema
50%
minima
nulla
13.Quanti simboli conosce ed utilizza?
Meno di 100
Più di 100
Circa 100 ed altri creati ad hoc
14.Fanno riferimento alla lingua di partenza (A) o sono da essi indipendenti? (B)
A
B
15.La memorizzazione deve essere dedicata alle parole (A) o ai concetti (B)?
A
B
[Edited at 2010-01-02 15:20 GMT] ▲ Collapse | | | Domande poco logiche... | Jan 4, 2010 |
espatrad wrote:
4.Dopo quale lasso di tempo si dovrebbe iniziare a prendere appunti o a far capire al relatore che è giunto il momento di esporre quanto ascoltato?
Dopo 5 minuti
Dopo 10 minuti
Dopo 15 minuti
Lasciarlo parlare quanto vuole
1) Non ha senso fare due diverse domande nello stesso questionario, tanto più separandole da "o".
Esempio: Quanto tempo serve per cuocere un uovo sodo o per andare a piedi da Roma a Napoli? - è chiaro che non è possibile dare UNA risposta a due domande.
2) Per quanto riguarda la prima domanda, non capisco perchè qualcuno dovrebbe aspettare prima di iniziare a prendere appunti. Risparmio dell'inchiostro della penna?
espatrad wrote:
11.La memoria di un interprete cambia in base all'età o al sesso del professionista (A) o dipende da qualità del tutto soggettive (B)?
A
B
"cambia in base all'età" - immagino che vuoi sapere se invecchiando siamo più "rinco"... ma:
"cambia in base al sesso" - vuoi sapere se dopo un'operazione di cambio sesso la memoria dell'interprete cambia?
O forse volevi dire "dipende dall'età e dal sesso"?
[Edited at 2010-01-04 10:52 GMT] | | | espatrad Local time: 04:53 TOPIC STARTER Rispondo alle domande | Jan 4, 2010 |
Daniele Martoglio wrote:
espatrad wrote:
4.Dopo quale lasso di tempo si dovrebbe iniziare a prendere appunti o a far capire al relatore che è giunto il momento di esporre quanto ascoltato?
Dopo 5 minuti
Dopo 10 minuti
Dopo 15 minuti
Lasciarlo parlare quanto vuole
1) Non ha senso fare due diverse domande nello stesso questionario, tanto più separandole da "o".
Esempio: Quanto tempo serve per cuocere un uovo sodo o per andare a piedi da Roma a Napoli? - è chiaro che non è possibile dare UNA risposta a due domande.
R:
E' vero, probabilmente dovevo scrivere due domande separate.
1. Dopo quale lasso di tempo si dovrebbe iniziare a prendere appunti?
Dopo 5 minuti
Dopo 10 minuti
Dopo 15 minuti
2. Dopo quale lasso di tempo si dovrebbe far capire al relatore che è giunto il momento di esporre quanto ascoltato?
Dopo 5 minuti
Dopo 10 minuti
Dopo 15 minuti
Lasciarlo parlare quanto vuole
2) Per quanto riguarda la prima domanda, non capisco perchè qualcuno dovrebbe aspettare prima di iniziare a prendere appunti. Risparmio dell'inchiostro della penna?
R:
A lezione ci hanno sempre consigliato di aspettare a prendere appunti per non scrivere di getto le prime parole ascoltate, ma comprendere bene il discorso e sintetizzarlo poi in un concetto chiave. Il risparmiare inchiostro non c'entra!
espatrad wrote:
11.La memoria di un interprete cambia in base all'età o al sesso del professionista (A) o dipende da qualità del tutto soggettive (B)?
A
B
"cambia in base all'età" - immagino che vuoi sapere se invecchiando siamo più "rinco" ESATTO ... ma:
"cambia in base al sesso" - vuoi sapere se dopo un'operazione di cambio sesso la memoria dell'interprete cambia?
O forse volevi dire " dipende dall'età e dal sesso"? La seconda che hai scritto!
[Edited at 2010-01-04 10:52 GMT]
Grazie per aver corretto i miei errori di impostazione (non so però se potrò fare un nuovo "edit"). Purtroppo lavoro su questo questionario da così tanto tempo che non mi rendo più conto dei possibili errori. Un po' come quando si traduce e non si ha tempo per poter rileggere una traduzione con il giusto distacco temporale. Posso chiederti gentilmente, alla luce dei miei chiarimenti, di rispondere al mio questionario? Un'ulteriore partecipazione maschile sarebbe utile proprio in riferimento alla domanda numero 11 in quanto finora ho ricevuto tutte risposte "al femminile" a parte una e sarebbe interessante confrontare anche questo aspetto.
Ovviamente sono ben gradite TUTTE le risposte, anzi, spero proprio che dopo il tuo intervento mi risponda anche qualcun'altro/a.
Grazie mille. | | | prendere appunti | Jan 7, 2010 |
espatrad wrote:
R:
A lezione ci hanno sempre consigliato di aspettare a prendere appunti per non scrivere di getto le prime parole ascoltate, ma comprendere bene il discorso e sintetizzarlo poi in un concetto chiave. Il risparmiare inchiostro non c'entra!
Ciao,
non me la sento proprio di rispondere al tuo questionario perché ne verrebbe fuori una sfilza di "dipende" che, tra l'altro, non credo ti aiuterebbe molto.
Ma permettimi una battuta: c'è bisogno di un manuale per capire come prendere appunti (so che ne esistono, soprattutto in inglese dove amano molto i libretti "How to...") o che un professore si sprechi a dire di aspettare che si arrivi al nocciolo? O ci si arriva da soli che quando uno inizia a parlare dicendo "è innegabile che dopo un'attenta valutazione dei fatti si può analizzare il problema da parecchi punti di vista e possiamo quindi passare all'esposizione di quanto realizzato" non è necessario scriversi granché? E ti posso assicurare che ci sono persone che parlano un quarto d'ora con un concetto di 3 parole e altre che parlano 30 secondi e bisogna riferire ognunaper filo e per segno talmente sono significative.
In media... dipende
Manuela | |
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Secondo la mia esperienza ... | Jan 8, 2010 |
Manuela Dal Castello wrote:
E ti posso assicurare che ci sono persone che parlano un quarto d'ora con un concetto di 3 parole e altre che parlano 30 secondi e bisogna riferire ognunaper filo e per segno talmente sono significative.
In media... dipende
Manuela
Ciao Manuela, non so se hai partecipato unicamente a conferenze/incontri dove non si parlava di niente, ma io ho fatto varie consecutive e ti posso assicurare che non tutti i relatori non hanno niente da dire, anzi, in 15 minuti di presa di appunti si possono esprimere tantissime idee. E' vero che frasi del tipo "è innegabile che dopo un'attenta valutazione dei fatti si può analizzare il problema da parecchi punti di vista e possiamo quindi passare all'esposizione di quanto realizzato" si possono riassumere o semplicemente memorizzare e non cambiano il nocciolo del discorso, ma dal tuo intervento sembra che nelle conferenze non si parli che di aria fritta.
Ti posso assicurare che se partecipi a un'assemblea di soci o a un training tecnico o a un workshop ecc. ci sono tanti dettagli che vanno riportati fedelmente e la tecnica di presa di appunti diventa fondamentale. E' chiaro che bisogna sempre seguire il filo logico e la linea principale del discorso.
Non mi piace però che la tecnica di presa di appunti (che richiede anni di esercizio per essere ben sviluppata) venga riassunta con un: basta leggersi o un libretto o che il professore ti dica di andare al nocciolo.
Non so se l'hai mai studiata, ma è complessa! | | | espatrad Local time: 04:53 TOPIC STARTER La mia opinione | Jan 8, 2010 |
Gentile Manuela,
ti avevo scritto una risposta lunghissima ma purtroppo ho commesso qualche errore e mi si è cancellato tutto. Provo a riordinare le idee.
Hai ragione, al mio questionario si potrebbe rispondere con una serie infinita di dipende, infatti uno degli scopi della mia tesi è anche quello di coordinare le varie risposte degli esperti per trarre delle conclusioni in base a delle casistiche. Vi sono molte opinioni contrastanti dalle risposte che ho avuto, ma non per questo ... See more Gentile Manuela,
ti avevo scritto una risposta lunghissima ma purtroppo ho commesso qualche errore e mi si è cancellato tutto. Provo a riordinare le idee.
Hai ragione, al mio questionario si potrebbe rispondere con una serie infinita di dipende, infatti uno degli scopi della mia tesi è anche quello di coordinare le varie risposte degli esperti per trarre delle conclusioni in base a delle casistiche. Vi sono molte opinioni contrastanti dalle risposte che ho avuto, ma non per questo possono non essere tutte valide, soprattutto se ben motivate.
I libricini di cui tu parli sono di sicuro utili per avere una panoramica dell'argomento, ma non sostituiranno mai l'esperienza diretta e le nozioni pratiche che ti potrà trasmettere un insegnante esperto.
La mia esperienza (per ora solo universitaria nel campo della consecutiva) mi ha dato parecchi spunti differenti sul note-taking. Ho avuto la fortuna di avere dei professori molto competenti e con la passione per la loro materia, che hanno anche lavorato per organizzazioni molto importanti. C'è chi ha fornito un insegnamento più tecnico e una presa di appunti più strutturata e altri che invece propendevano per una maggiore memorizzazione e un'annotazione meno strutturata. Tutti hanno sempre insistito molto sul cogliere i concetti e non le parole, ma tra il dire e il fare c'è davvero un abisso e non basta saperlo all'inizio del corso per fare da subito delle ottime consecutive. Servono molto impegno e un'impostazione chiara dall'inizio, poi ovviamente nel corso degli studi alcune cose verranno modificate e si sceglierà il metodo più adatto alle proprie capacità.
Il note-taking non ha nulla a che fare con la stenografia o il classico prendere appunti e dunque merita uno studio a parte e merita di essere concepito come una vera e propria materia.
Questa è solo la mia opinione, probabilmente il punto di vista di un esperto avrà molte cose da aggiungere ed è per questo che leggo sempre con grande interesse i vostri commenti che sono per me sempre molto costruttivi.
Grazie per il confronto!
Espatrad ▲ Collapse | | |
Franco Rigoni wrote:
Manuela Dal Castello wrote:
E ti posso assicurare che ci sono persone che parlano un quarto d'ora con un concetto di 3 parole e altre che parlano 30 secondi e bisogna riferire ognunaper filo e per segno talmente sono significative.
In media... dipende
Manuela
Ciao Manuela, non so se hai partecipato unicamente a conferenze/incontri dove non si parlava di niente, ma io ho fatto varie consecutive e ti posso assicurare che non tutti i relatori non hanno niente da dire, anzi, in 15 minuti di presa di appunti si possono esprimere tantissime idee. E' vero che frasi del tipo "è innegabile che dopo un'attenta valutazione dei fatti si può analizzare il problema da parecchi punti di vista e possiamo quindi passare all'esposizione di quanto realizzato" si possono riassumere o semplicemente memorizzare e non cambiano il nocciolo del discorso, ma dal tuo intervento sembra che nelle conferenze non si parli che di aria fritta.
Ti posso assicurare che se partecipi a un'assemblea di soci o a un training tecnico o a un workshop ecc. ci sono tanti dettagli che vanno riportati fedelmente e la tecnica di presa di appunti diventa fondamentale. E' chiaro che bisogna sempre seguire il filo logico e la linea principale del discorso.
Non mi piace però che la tecnica di presa di appunti (che richiede anni di esercizio per essere ben sviluppata) venga riassunta con un: basta leggersi o un libretto o che il professore ti dica di andare al nocciolo.
Non so se l'hai mai studiata, ma è complessa!
Infatti, è quello che dico anche io: 15 minuti sono un'eternità, se una persona fa un discorso "denso" (e ad una conferenza in cui i partecipanti sono preparati capita) credo che in tutto questo tempo ci si debba annotare un bel po' di cose e stare anche molto attenti ai nessi logici. Ma in questo caso credo che l'inizio della scrittura degli appunti inizia molto presto, e per quanto riguarda me in stenografia per risparmiare tempo.
La mia frase, che comunque è reale, era riferita soprattutto agli incontri in cui uno degli interlocutori deve prendere tempo.... e so bene che prendere appunti non è così facile come sembra a prima vista.
Manuela | | | tluna Italy Local time: 04:53 English to Italian + ... spero ti possa essere di aiuto | Jan 8, 2010 |
Carissima Manuela,
spero che le mie risposte ti siano di aiuto
1.La capacità di memorizzare può essere ritenuta un dono personale innato?
SI
NO X
per quanto una persona abbia doti mnemoniche innate, ai fini dell'ambito lavorativo in quetione, mi dispiace me la semplice predisposizione non sarebbe MAI sufficiente!!!
2.La capacità di memorizzare può essere ritenuta un'abilità che si può acquisire e migliorare?
SI X ... See more Carissima Manuela,
spero che le mie risposte ti siano di aiuto
1.La capacità di memorizzare può essere ritenuta un dono personale innato?
SI
NO X
per quanto una persona abbia doti mnemoniche innate, ai fini dell'ambito lavorativo in quetione, mi dispiace me la semplice predisposizione non sarebbe MAI sufficiente!!!
2.La capacità di memorizzare può essere ritenuta un'abilità che si può acquisire e migliorare?
SI X
NO
solamente tramite un arduo e continuo esercizio (strutturato a partire dai consigli dei "docenti" traduttori e/o interpreti) e tramite la passione per questo tipo di lavoro, si possono raggiungere livelli soddisfacenti.
3.Quanti minuti è tenuto a memorizzare un professionista?
Da 1 a 3 minuti
Da 3 a 5 minuti
Da 5 a 15 minuti
Oltre i 15 minuti
Vorrei poterti dare una risposta ma purtroppo non vi sono regole fisse!!! Alcuni dei relatori se ne infischiano bellamente del "povero" interprete che hanno al lofo fianco e, per non dover interrompere un discorso che fila fin troppo bene, possono andare avanti anche per più di 15 minuti. Nei limiti del possibile, spetta all'interprete di tentare (Con discrezione) di attirare l'attenzione del relatore.
4.Dopo quale lasso di tempo si dovrebbe iniziare a prendere appunti o a far capire al relatore che è giunto il momento di esporre quanto ascoltato?
Dopo 5 minuti
Dopo 10 minuti
Dopo 15 minuti
Lasciarlo parlare quanto vuole
IMMEDIATAMENTE!!! A meno che non si tratti di interpretazione simultanea, un interprete di trattativa deve SEMPRE prendere appunti per poter permettere la maggiore fedeltà del testo da rendere
5.Esistono dei metodi per sviluppare la memoria?
SI X
NO
(Se si, quali ha applicato su se stessa o su i suoi studenti?)
io mi rifaccio ai metodi che mi sono stati insegnati durante il mio percorso accademico presso la SSIT di Milano, seguendo le mie necessità e i miei tempi
6.L''interesse per un determinato argomento o le conoscenze culturali influenzano la memorizzazione?
SI
NO
Vorrei poter dire di NO, ma dietro ogni itnerprete c'eè un essere umano
7.La memorizzazione dipende dalla lingua di partenza?
SI
NO X
8.Può la lingua di partenza influire sulla quantità di dati memorizzabili?
SI
NO X
un buon interprete deve poter memorizzare allo stesso modo tutte le lingue con cui tratta
9.Che ruolo ha in percentuale la presa di appunti e la memorizzazione durante l'interpretazione consecutiva?
20% appunti e 80%memoria
50%appunti e 50% memoria
80%appunti e 20% memoria X
mi dispiace ma, a meno che non si tratti di poche parole tradotte per volta, per non dover sacrificare parte del discorso dell'interlocutore, bisogna prendere appunti!!! L'interprete non ha facoltà di decisione sù quali parti debbano essere omesse... Altrimenti, perché rivolgersi ad un interprete?
10.E durante l'interpretazione di trattativa?
20% appunti e 80%memoria
50%appunti e 50% memoria X
80%appunti e 20% memoria
11.La memoria di un interprete cambia in base all'età o al sesso del professionista (A) o dipende da qualità del tutto soggettive (B)?
A
B X
12.Quanti gradi di memorizzazione esistono? (es. estrema = si memorizza integralmente il testo; parziale; minima). Quale ritiene sia la più efficace e per quale tipo di prestazione professionale? Mettere una X.
CONSECUTIVA
estrema X
50%
minima
nulla
TRATTATIVA
estrema
50%X
minima
nulla
13.Quanti simboli conosce ed utilizza?
Meno di 100
Più di 100 X (molti dei quali creati ad hoc)
Circa 100 ed altri creati ad hoc
14.Fanno riferimento alla lingua di partenza (A) o sono da essi indipendenti? (B)
A
B X (altrimenti si rischia di impazzire)
15.La memorizzazione deve essere dedicata alle parole (A) o ai concetti (B)?
A
B
AD ENTRAMBI!!!!! ▲ Collapse | |
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espatrad Local time: 04:53 TOPIC STARTER Grazie tluna! | Jan 8, 2010 |
Grazie mille per il tuo prezioso contributo tluna!
Più ricevo risposte e più mi rendo conto di quante variabili ci sono nel mondo dell'interpretazione e dei numerosi modi per affrontare gli ostacoli del mestiere!
Puoi darmi conferma cortesemente delle tue combinazioni linguistiche?
EN>IT
Mi occorrerebbe inoltre sapere se lavori principalmente in consecutiva, simultanea o trattativa. (sempre ai fini del questionario). Se lo ritieni più opport... See more Grazie mille per il tuo prezioso contributo tluna!
Più ricevo risposte e più mi rendo conto di quante variabili ci sono nel mondo dell'interpretazione e dei numerosi modi per affrontare gli ostacoli del mestiere!
Puoi darmi conferma cortesemente delle tue combinazioni linguistiche?
EN>IT
Mi occorrerebbe inoltre sapere se lavori principalmente in consecutiva, simultanea o trattativa. (sempre ai fini del questionario). Se lo ritieni più opportuno puoi anche scrivermi in privato.
Grazie.
P.S. io sono espatrad e non Manuela (che mi ha risposto in un altro post), ma fa niente, non ti preoccupare!
[Edited at 2010-01-08 17:22 GMT] ▲ Collapse | | | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Test per interpreti consecutivisti e di trattativa Pastey | Your smart companion app
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